5 benefici per la salute dell’ippocastano e come usarlo
È stato utilizzato per secoli nella medicina tradizionale per trattare problemi circolatori e infiammatori.
L’ippocastano (Aesculus hippocastano) è un seme originario della regione balcanica, nell’Europa sudorientale, ma ampiamente coltivato in varie parti del mondo. Nonostante il nome, non è correlato alla frutta secca comune consumata negli alimenti, come le noci del Brasile o gli anacardi. Questo seme proviene da un grande albero ornamentale, noto per i suoi fiori bianchi con dettagli rosa e frutti spinosi.
Successivamente, dai un’occhiata ai 5 benefici per la salute dell’ippocastano e come usarlo!
1. Riduzione dei sintomi dell’insufficienza venosa cronica
Studi clinici esaminati indicano che l’estratto di ippocastano riduce significativamente i sintomi associati all’insufficienza venosa cronica, come edema, dolore e prurito. Queste conclusioni si basano su meta-analisi che hanno analizzato 17 diversi studi, come dettagliato nella monografia tradotta dall’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria (ANVISA), “European Union Herbal Monograph on Aesculus hippocastanum L.”, del 2020.
Inoltre, lo studio “Efficacia e sicurezza dell’estratto secco di semi di ippocastano nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori”, pubblicato sulla Revista Brasileira de Medicina, ha dimostrato che l’estratto secco di ippocastano è efficace nella gestione di questa condizione e l’uso dell’estratto ha migliorato significativamente sintomi come rigonfiamentodolore e sensazione di pesantezza alle gambe.
2. Proprietà antinfiammatorie
Secondo lo studio “Flavonoidi nei semi di ippocastano (Aesculus hippocastanum) e sottoprodotti delle acque reflue in polvere“, pubblicato n. Giornale di chimica agraria e alimentarel’escina, principale principio attivo dell’ippocastano, svolge una potente azione antinfiammatoria sulla circolazione periferica. La sua attività riduce l’infiammazione dei vasi sanguigni, risultando particolarmente utile nei casi di insufficienza venosa cronica. In uno studio clinico, l’uso orale di 900 mg/giorno di escina per 12 giorni ha dimostrato di ridurre la rigidità, le dimensioni e la permeabilità dei capillari in 15 pazienti.
3. Trattamento delle emorroidi e vene varicose
Secondo l’allegato I dell’RDC Anvisa n. 10, del 9 marzo 2010, della risoluzione che prevede la notifica dei farmaci vegetali all’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria (Anvisa) e prevede altre misure, il decotto di ippocastano India può essere usato per trattare le emorroidi e le vene varicose. Le sue proprietà antinfiammatorie e venotoniche aiutano a ridurre l’infiammazione e il disagio associati alle emorroidi, favorendo il sollievo dei sintomi.
4. Promuove la salute della pelle
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, l’ippocastano può essere utilizzato per prevenire o coadiuvare il trattamento di malattie infiammatorie della pelle, come dermatiti ed eczemi. L’uso topico può ridurre l’infiammazione e migliorare l’aspetto della pelle colpita.
5. Riduzione dell’edema
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, l’ippocastano aiuta a ridurre il gonfiore causato dall’accumulo di liquidi nei tessuti. Ciò è particolarmente vantaggioso per le persone che soffrono di edema alle gambe, favorendo sollievo e una migliore qualità della vita.
Come consumare l’ippocastano
L’ippocastano deve essere utilizzato in forme sicure e preparazioni adeguate, poiché la sua forma naturale può essere tossica a causa del composto esculina. Di seguito, controlla le modalità di consumo consigliate.
- Tè all’ippocastano: in caso di emorroidi, vene varicose, cattiva circolazione, dermatiti e infiammazioni articolari, far bollire 1,5 g di semi tritati in 1 tazza d’acqua per 10 minuti. Filtrare e consumare fino a 2 tazze al giorno;
- Capsule o compresse: servono per migliorare la circolazione e alleviare il gonfiore;
- semicupio: per emorroidi esterne, infiammazioni e fastidi;
- Unguento o gel: per trattare vene varicose, dolori alle gambe e gonfiori, stendere uno strato sottile sulla zona da trattare, dal basso verso l’alto, fino a 3 volte al giorno.
Controindicazioni
L’ippocastano ha importanti controindicazioni e va consumato con cautela. È controindicato per le persone con una storia di ipersensibilità o allergia a qualsiasi componente della pianta, come l’escina. Anche i pazienti con insufficienza renale o epatica dovrebbero evitare l’uso, a causa della possibilità di peggioramento di queste condizioni. Inoltre, l’uso concomitante di anticoagulanti orali può potenziare gli effetti anticoagulanti, aumentando il rischio di sanguinamento.
Possono verificarsi effetti avversi quali prurito, nausea, disturbi gastrici, irritazione della mucosa gastrica e, raramente, reflusso. Nei bambini l’assorbimento dell’escina tende ad essere maggiore, predisponendo alla tossicità. È importante sottolineare che, in Brasile, l’uso dell’ippocastano nelle formulazioni medicinali è stato vietato nel 2022 per motivi normativi e di sicurezza. Pertanto, il consumo e l’applicazione topica devono essere effettuati solo sotto la guida di un operatore sanitario qualificato.