Tra le tante qualità sorprendenti dei mirtilli, ce ne sono alcune che impediscono ad alcune persone di consumare questi gustosi frutti di bosco. È bene saperlo prima di iniziare a rimpinzarsi in modo incontrollato di queste succose bacche viola. Forse siamo noi a non poterlo fare?
Osservando le proprietà dei mirtilli, non si può non avere l’impressione che questo prodotto della foresta sia in realtà una prelibatezza a sé stante. Altri frutti potrebbero invidiargli la portata di questi benefici. I mirtilli sono ricchi di vitamine (A, B, C, E, PP), minerali (magnesio, rame, selenio, ferro e calcio) e antociani, che hanno proprietà antiossidanti e antitumorali. Sono sensazionali per la pelle, la vista, il cervello e i livelli normali di colesterolo.
Tutto questo sembra davvero impressionante, non è vero? Allora perché continuiamo a dire che alcune persone non dovrebbero consumare mirtilli? Beh, non è la nostra opinione, è un fatto indiscutibile. Per di più, si tratta di più di un gruppo di persone. È triste ma vero; vale la pena di saperlo perché le conseguenze del mancato rispetto di queste regole sono spiacevoli.
I mirtilli non sono per tutti
Cominciamo con una breve ovvietà. Naturalmente, i mirtilli non dovrebbero essere consumati da chi è allergico a questo frutto. Fortunatamente, tali esclusioni dal consumo alimentare sono molto rare. Tuttavia, va notato che un’altra controindicazione riguarda l’intolleranza al fruttosio, di cui i mirtilli sono ricchi. Sebbene questo frutto abbia un basso indice glicemico, se ne sconsiglia il consumo durante l’assunzione di farmaci per il diabete.
I mirtilli non dovrebbero essere consumati nemmeno da chi soffre di malattie renali. Perché? Questa malattia comporta spesso alti livelli di potassio e i frutti di bosco ne contengono fino a 90 mg per 100 g di prodotto. Occorre quindi prestare particolare attenzione quando si segue una dieta a basso contenuto di potassio.
È interessante notare che i medici vietano il consumo di mirtilli anche a chi soffre di favismo. Questa rara malattia colpisce principalmente i legumi (per questo motivo il favismo viene chiamato malattia delle fave), ma, a quanto pare, anche i mirtilli si aggiungono ai prodotti vietati in questo caso.