Ingannare la morte: gli scienziati trovano il modo di rigenerare le cellule cerebrali umane invecchiate
Il governo degli Stati Uniti sta finanziando uno studio “folle” sul trapianto di cellule cerebrali senescenti per sostituirle con cellule coltivate in laboratorio, come riporta il Daily Mail.
Il genetista Jean Hébert ha ricevuto una sovvenzione di 110 milioni di dollari dal National Institutes of Health (NIH) statunitense per sviluppare una procedura chirurgica che “sconfiggerà la morte”.
La procedura prevede la sostituzione delle cellule cerebrali danneggiate o invecchiate con tessuto proveniente da embrioni umani coltivati in laboratorio.
Si spera che ciò consenta agli scienziati di ricostruire il tessuto cerebrale malato utilizzando cellule staminali “neurali” coltivate in laboratorio.
Si noti che questa tecnica ha già dato risultati promettenti in uno studio sui topi.
Le cellule staminali sono cellule “vuote e mutevoli” che possono trasformarsi in cellule in qualsiasi parte del corpo umano. Sono anche abbondanti negli embrioni umani, dove l’ovulo fecondato si sviluppa in un organismo complesso.
L’utilizzo di queste cellule è il fulcro del nuovo approccio.
Secondo Mark Hamalainen, cofondatore della Longevity Biotech Fellowship, il nuovo lavoro del genetista è interessante perché non abbiamo bisogno di capire come funziona l’invecchiamento.
Tuttavia, non tutti gli scienziati hanno accolto con entusiasmo il nuovo approccio.
Alcuni scienziati ritengono che la procedura sia inutilmente seria per l’uso di routine, mentre i membri del pubblico in generale l’hanno definita “diabolica”.
Secondo lo stesso dottor Eber, la sua “sostituzione funzionale del tessuto cerebrale” ha dato i primi risultati positivi in esperimenti sui topi già l’anno scorso.
Sono stati i risultati di questo studio a spingere il governo statunitense a consentire la sperimentazione sui primati, fino a quando un giorno gli esperimenti sull’uomo potranno continuare.
