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Cosa si può o non si può piantare dopo l’aglio?

L’aglio è una delle colture più popolari nei giardini. Ma cosa piantare dopo di esso e cosa evitare? Scoprite cosa si può piantare dopo l’aglio.

L’aglio è una coltura coltivata da molti giardinieri cechi. Ma cosa piantare dopo di esso? Idealmente qualcosa di diverso dall’aglio, perché se non si pratica la rotazione delle colture, piantare l’aglio nello stesso posto ogni stagione può portare all’accumulo di ogni sorta di malattie e parassiti nel terreno. Il processo di rotazione delle colture è vantaggioso perché non solo può migliorare la salute del terreno e quindi prevenire i parassiti, ma può anche migliorare la quantità di frutti prodotti dalle piante piantate.

Per un video su cosa si può piantare dopo l’aglio, consultate il canale YouTube di eChaluparka:

Fonte: Youtube

Cosa piantare dopo l’aglio

La rotazione delle colture ha grandi benefici per le piante. Ma che dire dell’aglio? Cosa si può piantare dopo di lui? Ci sono molte opzioni tra cui scegliere. La prima opzione è rappresentata dalle verdure a foglia. Ad esempio, potete piantare foglie di spinaci non appena avrete raccolto l’aglio.

Gli spinaci crescono rapidamente e il primo raccolto è previsto entro un mese. Lo stesso vale per il cavolo, che è resistente e cresce in circa due mesi, o per la lattuga, che, come gli spinaci, cresce molto rapidamente.

Un’altra cosa che si può piantare dopo l’aglio sono gli ortaggi a radice. Si tratta, ad esempio, delle carote, che possono essere piantate subito dopo il raccolto dell’aglio, perché beneficeranno di un terreno ricco di sostanze nutritive. Ed è proprio quello che l’aglio lascerà dietro di sé.

Un altro ortaggio a radice molto diffuso che può essere seminato dopo l’aglio è il ravanello. Anche questi hanno il vantaggio di crescere molto rapidamente, quindi potrete godervi il raccolto molto presto.

Cosa non piantare dopo l’aglio

Ma gli ortaggi a radice e a foglia non sono tutto. Dopo l’aglio si possono piantare anche legumi o erbe aromatiche. Quindi le possibilità non mancano. Ma cosa evitare? L’ideale è non piantare colture che assomiglino all’aglio.

Ciò significa, ad esempio, cipolle, porri, scalogni o erba cipollina, poiché appartengono alla stessa famiglia dell’aglio. Inoltre, è meglio non piantare piante che impoveriscono il terreno di sostanze nutritive essenziali dopo l’aglio. Ne sono un esempio zucche, zucche, cetrioli o meloni.

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Fonti: www.cesnek.cz, www.zahrada.cz

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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.