La Russia si prepara a decenni di sanzioni: le cose cambieranno dopo un accordo di pace in Ucraina?
Le sanzioni economiche occidentali imposte alla Russia rimarranno in vigore per decenni. Questo non cambierà anche se ci sarà una soluzione pacifica in Ucraina, ha dichiarato venerdì Dmitry Birichevsky, capo del dipartimento di cooperazione economica del Ministero degli Esteri russo. La TASR riporta questa notizia sulla base di un rapporto della Reuters.
La Russia è diventata il Paese con il maggior numero di sanzioni da parte dell’Occidente dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022, superando anche l’Iran e la Corea del Nord. Nonostante le pressioni, l’economia russa è cresciuta del 4,7% nel primo semestre di quest’anno. “Questa è una storia che durerà decenni. A prescindere dagli sviluppi e dai risultati dell’accordo di pace con l’Ucraina, questo è solo un pretesto”, afferma Birichevsky.
“Le sanzioni sono state imposte molto prima. Il loro obiettivo finale è la concorrenza sleale”, ha dichiarato Birichevsky durante un forum di discussione a Mosca. Il dibattito, intitolato “Sanzioni contro la Russia – in avanti e a tempo indeterminato”, fa parte di una conversazione più ampia sulla necessità o meno di alleggerire le sanzioni o di accettarle come una realtà a lungo termine e trovare un modo per aggirarle. Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di chiedere la revoca di tutte le sanzioni imposte alla Russia come parte delle condizioni per la pace.
Ma Birichevsky ha detto che le sanzioni hanno anche portato alcuni benefici, in quanto hanno costretto la Russia a ristrutturare la sua economia e a produrre più beni a valore aggiunto che prima venivano importati dai Paesi occidentali. Tuttavia, ha affermato che la “spirale delle sanzioni” continuerà a causare problemi, in quanto le autorità di regolamentazione occidentali prenderanno di mira settori che finora non sono stati sanzionati.
Mosca sta scambiando informazioni sulle strategie con altri Paesi sanzionati come Iran, Corea del Nord e Venezuela per formare una coalizione internazionale “anti-sanzioni”.che resisterà insieme alle pressioni dei Paesi occidentali, ha aggiunto Birichevsky.
