Le forze ucraine hanno il pieno controllo di Suez, i russi sostengono il contrario
Il comandante delle forze speciali cecene Akhmat Apti Alaudinov sostiene che le forze ucraine non hanno il pieno controllo di Suja.
La televisione di Stato ucraina ha mandato in onda mercoledì un servizio che mostrava le truppe ucraine mentre rimuovevano una bandiera russa dal pennone di un edificio per uffici nella città di Sudzha, nella regione di Kursk, e la sostituivano con una bandiera ucraina. La notizia è stata riportata dalla Reuters. Secondo la Reuters, il video è stato girato mercoledì.
Il rapporto includeva un filmato di un trio di soldati ucraini in piedi sul tetto sopra l’ingresso dell’edificio a tre piani, a quanto pare un collegio, mentre tiravano giù una bandiera russa gridando “Gloria all’Ucraina” da un pennone.
“Sotto controllo”
Il video mostra anche un convoglio di veicoli russi bruciati all’ingresso di Suez, oltre a strade spopolate con negozi ed edifici per uffici non danneggiati.
Un corrispondente della televisione di Stato ucraina ha dichiarato in un servizio che le forze ucraine hanno il pieno controllo di Sudha, un hub chiave per il trasbordo del gas.
Ha aggiunto che la troupe televisiva è arrivata in città come parte di un convoglio militare che portava anche aiuti umanitari per i civili.
Questo è quanto sostiene anche una parte dei blogger russi favorevoli alla guerra. Allo stesso tempo, però, Akhmat Apti Alaudinov, vice capo della principale direzione politico-militare del Ministero della Difesa e comandante delle forze speciali cecene, ha avvertito mercoledì che le forze ucraine non hanno il pieno controllo di Suja. Secondo lui, nella città sono ancora in corso combattimenti con le truppe dell’esercito russo.
Combattimenti dall’inizio di agosto
La regione di Kursk è sotto i riflettori dal 6 agosto, quando le forze armate ucraine hanno invaso il suo territorio. Nel tentativo di fermare la loro infiltrazione, il comando russo ha inviato nuove reclute per combattere a fianco delle guardie di frontiera, molte delle quali sono cadute in prigionia degli ucraini.
A seguito dell’incursione delle truppe ucraine nella regione di Kursk, che non è stata fermata nemmeno dai bastioni difensivi costruiti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, da venerdì scorso è in vigore un regime di emergenza federale.
I bombardamenti e gli attacchi dei droni hanno ucciso 12 civili e ferito 121 persone, tra cui dieci bambini, nella regione di Kursk. Più di 120 mila persone nella regione di Kursk hanno lasciato le loro case o sono state evacuate dalle autorità per paura dei combattimenti.