Le crescenti tensioni tra Kosovo e Serbia preoccupano la Francia
La Francia esorta il Kosovo a interrompere “passi unilaterali” che potrebbero danneggiare ulteriormente le relazioni con i serbi. La Francia accusa il Kosovo di rendere la vita difficile alla comunità serba.
Il Ministero degli Esteri francese venerdì ha invitato le autorità del Kosovo a fermare “passi unilaterali” che potrebbero contribuire ad aumentare le tensioni con i serbi.
“La Francia condanna fermamente la proliferazione di misure unilaterali adottate dalle autorità kosovare nel nord del Paese, che si ripercuotono sulla vita quotidiana della comunità serba”, ha dichiarato il ministero degli Esteri. Queste azioni mettono a rischio gli sforzi per “normalizzare le relazioni con la Serbia, che sono un prerequisito per la realizzazione della prospettiva europea di entrambi i Paesi”.
Stanno lottando per aprire il ponte
Il primo ministro del Kosovo Albin Kurti ha dichiarato la scorsa settimana che un ponte nella città di Kosovska Mitrovica, divisa etnicamente, deve essere riaperto. Ma le truppe della NATO in Kosovo (KFOR) martedì hanno messo in guardia le autorità governative contro i tentativi di riaprire il ponte e hanno detto che non avrebbero esitato a intervenire se i piani di apertura fossero andati avanti.
Lunedì le forze di polizia del Kosovo hanno fatto irruzione in almeno nove uffici postali serbi vicino al confine settentrionale con la Serbia, da tempo utilizzati dai residenti che hanno fondi in Serbia.
Mercoledì gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per le “decisioni non coordinate dei funzionari del Kosovo”.
Alcune migliaia di serbi del Kosovo hanno protestato pacificamente a Kosovska Mitrovica mercoledì contro l’annuncio dell’apertura del ponte sul fiume Ibar. Il fiume Ibar divide le comunità albanese e serba e il ponte, ora chiuso, è stato teatro di frequenti scontri tra i due gruppi etnici sin dalla guerra del Kosovo del 1999.
Le tensioni tra Serbia e Kosovo persistono da diversi mesi, dopo l’introduzione dell’euro come unica valuta legale in Kosovo e il sostanziale divieto del dinaro serbo. La mossa ha scatenato l’indignazione di Belgrado, che continua a finanziare un sistema sanitario, educativo e assistenziale parallelo per la minoranza serba del Kosovo.