Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni alla Bielorussia quattro anni dopo le elezioni presidenziali
Un totale di 33 nuove sanzioni è stato imposto alla Bielorussia da Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna. Esse prendono di mira le persone vicine a Lukashenko.
Venerdì gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a 33 persone e aziende bielorusse che sostengono l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, producendo attrezzature militari e spedendo merci. Lo hanno fatto in coordinamento con Canada e Gran Bretagna nel quarto anniversario delle elezioni presidenziali in Bielorussia, che i Paesi occidentali considerano truccate.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato che le sanzioni riguardano 19 persone e 14 società. Esse prendono di mira anche gli evasori delle sanzioni che generano introiti per i membri della cerchia ristretta del presidente Alexander Lukashenko.
Le sanzioni sono state emanate con un ordine esecutivo firmato dal Presidente Joe Biden nel 2021.
Importante partner commerciale
Una delle aziende sanzionate è l’azienda bielorussa Peleng, leader nella produzione di componenti per veicoli spaziali, satelliti e veicoli militari. Washington la considera un importante partner commerciale della Russia.
Anche Canada e Gran Bretagna hanno imposto nuove sanzioni alla Bielorussia a quattro anni dalle elezioni presidenziali. Il ministro degli Esteri canadese Melanie Joly ha annunciato sanzioni contro dieci persone e sei società per il loro “coinvolgimento in continue e sistematiche violazioni dei diritti umani in Bielorussia”.
Il Ministero degli Esteri britannico ha dichiarato venerdì che Londra ha imposto nuove sanzioni a quattro persone e tre società bielorusse. Le sanzioni sono in risposta alle “violazioni dei diritti umani e al continuo sostegno all’invasione illegale dell’Ucraina da parte delle forze russe”.
L’autoritario presidente bielorusso Alexander Lukashenko è al potere dal 1994. Ha ufficialmente vinto la rielezione alle elezioni presidenziali del 9 agosto 2020, assicurandosi un sesto mandato. Tuttavia, sia l’opposizione che l’Occidente hanno etichettato le elezioni e il loro esito come truccati; molti considerano la leader dell’opposizione Sviatlana Tsyhanovskaya come la vincitrice.
