Come ridurre significativamente il rischio di morte prematura? Bastano pochi minuti al giorno

Gli scienziati hanno rivelato che Solo 11 minuti di semplice esercizio fisico al giorno possono ridurre il rischio di morte prematura di quasi un quarto.. Secondo loro, inoltre, combatte lo sviluppo del cancro e delle malattie cardiache. Uno studio rivoluzionario che ha coinvolto milioni di persone in tutto il mondo dimostra cheche si sta facendo bene se si svolge anche un’altra attività fisica.

Di quanta attività fisica avete bisogno?

Attualmente un gran numero di persone conduce uno stile di vita sedentario, tra le scuse più comuni per non muoversi, includono la mancanza di tempo o l’eccessiva stanchezza dopo il lavoro. Tuttavia, un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge, in Inghilterra, ha prodotto uno studio innovativo che più di 30 milioni di partecipanti in tutto il mondo, il più grande del suo genere fino ad oggi.

Scienziati ha consolidato i dati di 196 articoli peer-reviewed che riguardavano il movimento durante il giorno. Il rapporto ha dimostrato che 75 minuti di attività fisica a moderata intensità alla settimana possono ridurre la mortalità del 23%. Ciò significa che anche 11 minuti di camminata a passo sostenuto al giorno sono sufficienti per ridurre significativamente il rischio di morte prematura.. “Se l’idea di 150 minuti di attività fisica a intensità moderata alla settimana vi sembra un po’ scoraggiante, i nostri risultati dovrebbero essere una buona notizia”, ha detto il responsabile dello studio Soren Brage.

Brage, tuttavia ha spiegato che qualsiasi attività fisica è meglio che non fare nulla. “Se si scopre che 75 minuti a settimana è gestibile, si può provare ad aumentare gradualmente il numero di minuti.,” ha spiegato.

La ricerca afferma che i benefici oltre i 150 minuti di intensità moderata a settimana sono minimi.. Tuttavia, anche il raggiungimento della metà di questa raccomandazione è stato associato a significativi benefici per la salute. “Abbiamo riscontrato che è eccellente per la salute del cuore e la riduzione del rischio di cancro“, ha dichiarato il professor James Woodcock, anch’egli coinvolto nella ricerca.