Tra Putin e Trump, gli europei cercano di adattarsi alla nuova realtà
Donald Trump ha minacciato per la prima volta di aumentare il livello delle sanzioni contro la Russia se la guerra con l’Ucraina non finirà.
Dopo aver affermato di aver sempre avuto buoni rapporti con il leader Vladimir Putin, l’ex presidente americano ha sottolineato che, se non si raggiungesse un accordo, l’unica scelta sarebbe quella di imporre dazi elevati sui prodotti provenienti da Mosca e dai partner commerciali russi.
Gli Stati Uniti hanno già restrizioni su diversi settori dell’economia russa, il che ha avuto un impatto sulle dinamiche commerciali tra i due paesi.
L’anno scorso, le importazioni degli Stati Uniti dalla Russia ammontavano a 2,9 miliardi di dollari. Nel 2021, prima del conflitto, la cifra era dieci volte superiore e superava i 29 miliardi di dollari.
Trump aveva ripetuto che avrebbe posto fine al conflitto in Europa prima ancora di raggiungere la Casa Bianca. Tuttavia, nelle ultime settimane, la Russia ha compiuto importanti passi avanti contro gli ucraini, soprattutto nella regione di Donetsk.
Il Nord America ha esteso le intimidazioni sui dazi ai cinesi. Durante tutta la campagna presidenziale, Trump ha affermato che la droga cinese entrava negli Stati Uniti attraverso il Messico e il Canada. Per lui, i dazi sarebbero un modo per fermare questo movimento.
Le minacce sono avvenute il giorno dopo una lunga conversazione tra Putin e il presidente cinese Xi Jinping. Secondo Xi, l’incontro ha discusso del coordinamento strategico tra i due paesi e delle incertezze esterne.
Trump ha anche minacciato di imporre dazi del 10% all’Unione Europea. Durante il suo insediamento, ha affermato che il blocco europeo è stato “molto cattivo nei confronti degli Stati Uniti”.
“Il presidente Trump, e questo è già molto chiaro, sarà una sfida”, ha detto il tedesco.
“Dopo l’insediamento della nuova amministrazione statunitense, spetta più che mai agli europei svolgere il proprio ruolo nel consolidamento di un’Europa unita, forte e sovrana”, ha sottolineato Macron.
Incontrandosi a Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno risposto alle minacce tariffarie.
D’altro canto, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intende presentare agli americani che un rapporto commerciale più stretto con l’Europa sarebbe un vantaggio di fronte ai sussidi cinesi e alla forte capacità industriale del Paese, in uno sforzo transatlantico contro le pratiche sleali di Pechino.
