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AGU chiama X e Google per discutere le modifiche al Meta durante l’udienza di questo mercoledì



All’udienza parteciperanno 41 istituzioni invitate, tra cui rappresentanti di piattaforme digitali come X, Google, TikTok, Kwai e Discord, nonché progetti di verifica dei fatti come Comprova e Lupa, e organizzazioni come l’Associazione brasiliana di investigazione Giornalismo (Abraji) e i giganti dormienti.

“Obiettivo dell’audizione è quello di raccogliere sovvenzioni e contributi da parte della società civile, della comunità accademica, delle piattaforme digitali, degli enti di controllo e delle istituzioni pubbliche e private sul tema, con particolare riguardo ai cambiamenti annunciati dalla piattaforma digitale Meta (società madre di Facebook, Instagram, Threads e Whatsapp) nella sua politica di moderazione dei contenuti”, informa l’AGU in una nota.

Le modifiche proposte da Meta sono state annunciate all’inizio dell’anno dall’amministratore delegato Mark Zuckerberg, con la giustificazione di semplificare i sistemi, ridurre gli errori ed evitare eccessi nell’applicazione delle policy. Secondo la società, le modifiche verranno inizialmente implementate negli Stati Uniti, con aggiustamenti prima di essere applicate in altri paesi, incluso il Brasile.

Tuttavia, i cambiamenti hanno sollevato preoccupazioni tra il governo brasiliano. AGU ha invitato Meta a fornire chiarimenti e, la settimana scorsa, la società ha risposto che le modifiche mirano a “ridurre l’esagerazione nell’applicazione delle nostre politiche e ridurre gli errori”.

Nonostante la spiegazione, l’AGU ha espresso preoccupazione, affermando che l’adozione della nuova politica in Brasile potrebbe “rappresentare un terreno fertile per violare la legislazione e i precetti costituzionali che tutelano i diritti fondamentali dei cittadini brasiliani”.

L’AGU ha inoltre sottolineato che le risposte di Meta contraddicono le precedenti dichiarazioni della società durante la discussione sul quadro civile di Internet presso il Tribunale federale (STF). All’epoca, i rappresentanti di Meta avevano affermato che le politiche di governance dei contenuti allora in vigore erano sufficienti a tutelare i diritti fondamentali degli utenti.

“Secondo l’AGU e i ministeri che lavorano sull’argomento, le attuali condizioni di utilizzo delle piattaforme, così come le modifiche informate da Meta, non sono adeguate alla legislazione brasiliana e non sono sufficienti a proteggere i diritti fondamentali della cittadinanza “, ha aggiunto l’organo.

All’udienza saranno presenti anche membri del Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, del Ministero dei Diritti dell’Uomo e della Cittadinanza, della Segreteria per le Comunicazioni Sociali della Presidenza della Repubblica e del Ministero delle Finanze.



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Luca

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