Gli Stati Uniti potrebbero perdere spazio a favore della Cina lasciando l’OMS, dice il professore alla CNN
L’annuncio del ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) potrebbe avere conseguenze significative per la ricerca scientifica mondiale, secondo il professor Vitelio Brustolin, specialista in relazioni internazionali presso l’Università Federal Fluminense (UFF) e ricercatore ad Harvard.
In un’intervista alla CNN 360º Martedì scorso (21), Brustolin ha avvertito che la decisione americana potrebbe aprire lo spazio alla Cina per assumere un ruolo più importante nel campo della ricerca medica internazionale.
“La riflessione è per tutti. Per gli Stati Uniti, che oggi svolgono un ruolo di primo piano nella ricerca scientifica globale, ci sarebbe una perdita di spazio, ironicamente, per la stessa Cina, che è quella che Trump ha criticato con questa decisione”, ha detto l’esperto.
Impatti sulla salute globale
Il professore ha sottolineato l’importanza della ricerca medica americana per l’umanità, sottolineandone i progressi nella lotta contro malattie come la malaria, la tubercolosi, l’AIDS e l’influenza in generale. Tuttavia, ha avvertito che l’uscita dell’OMS potrebbe compromettere questa leadership.
“Le nostre organizzazioni internazionali che aiutano lo sviluppo dell’umanità, anche se hanno difetti e non funzionano in alcuni aspetti, sono meglio di niente”, ha affermato Brustolin, sottolineando il ruolo cruciale dell’OMS nel mettere in comune le conoscenze e diffondere linee guida sulle malattie e sui trattamenti scala globale.
Critiche all’isolazionismo
L’esperto ha criticato la posizione isolazionista adottata dall’amministrazione Trump, sottolineando che i danni non si limitano solo alla popolazione degli Stati Uniti, ma colpiscono tutta l’umanità.
“Ognuno è lasciato a se stesso, è vero, non ha senso per noi nel 2025 discutere di questo tipo di questioni, isolati gli uni dagli altri, senza cooperazione, senza una produzione collettiva di umanità per combattere i problemi che abbiamo avuto fin dagli albori dell’umanità”, ha concluso Brustolin.
La decisione degli Stati Uniti di lasciare l’OMS solleva interrogativi sul futuro della cooperazione internazionale nel campo della sanità e della ricerca scientifica, con possibili ricadute sulla lotta globale alle malattie e sullo sviluppo di nuove cure mediche.