Cuba condanna il ritorno nella lista degli sponsor del terrorismo
Il presidente cubano ha condannato la decisione del presidente Donald Trump di reinserire l’isola nella lista statunitense degli stati sponsor del terrorismo, definendo le azioni di Trump “un atto di arroganza e disprezzo per la verità”.
“Il presidente Trump, con un atto di arroganza e di disprezzo della verità, ha appena ripristinato la designazione fraudolenta di Cuba come stato sponsor del terrorismo”, ha scritto il presidente cubano Miguel Díaz-Canel sull’app X.
“Questo non è sorprendente. Il suo obiettivo è continuare a rafforzare la crudele guerra economica contro Cuba con l’obiettivo del dominio”, ha aggiunto.
“Il risultato delle misure estreme di assedio economico imposte da Trump è stato quello di causare carenze tra il nostro popolo e un aumento significativo del flusso migratorio da Cuba verso gli Stati Uniti”
Miguel Diaz-Canel
Anche il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha risposto alla decisione.
“Ubriaco di arroganza, il presidente Trump decide senza motivo che Cuba sponsorizza il terrorismo. Sa che sta MENTENDO. La loro determinazione è quella di aumentare le punizioni e la guerra economica contro le famiglie cubane. Ciò causerà danni, ma non infrangerà la ferma determinazione del nostro popolo. Vinceremo”.
Bruno Rodriguez, pubblicato sull’app X
La decisione di Biden
L’amministrazione Biden ha annunciato il 14 gennaio che rimuoverà Cuba dalla lista degli stati sponsor del terrorismo.
L’ex segretario di Stato Mike Pompeo ha designato Cuba come stato sponsor del terrorismo nel gennaio 2021, affermando all’epoca che L’Avana “forniva sostegno ad atti di terrorismo internazionale garantendo rifugio ai terroristi”.
Questa dichiarazione è arrivata dopo che il Paese si era rifiutato di estradare i leader di un’organizzazione guerrigliera colombiana che si trovavano all’Avana per colloqui di pace quando si è verificato un attacco mortale nella nazione sudamericana.
Cuba era una delle quattro nazioni designate come stati sponsor del terrorismo, insieme a Corea del Nord, Iran e Siria.
I funzionari cubani hanno sostenuto la rimozione del loro paese come stato sponsor del terrorismo, il che innesca severe sanzioni economiche oltre a più di sessant’anni di embargo statunitense.
