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Il Giro ciclistico femminile 2025 inizierà a Barcellona | Ciclismo | Sport



Barcellona è alla moda per il ciclismo universale. Così viene chiarito, dopo la chiusura della Vuelta a España femminile di quest’anno, con il Consiglio Provinciale di Barcellona che l’inizio di questa edizione, il 4 maggio, sarà a Barcellona, ​​come annunciato Il giornale. Una partita che si aggiunge a quella già disputata nel 2023 della Vuelta maschile e che si aggiunge al noto e atteso Giro del 2026, che trasforma Barcellona in una città con manubri e ruote. “Barcellona è una città che è stata un po’ ai margini del ciclismo in generale e che è stata poco assidua per la Vuelta maschile. Per gli amanti del ciclismo è apprezzato e molto positivo che apra le sue porte al mondo e si faccia conoscere”, spiega Dori Ruano, ex ciclista e ora ambasciatrice della Vuelta femminile.

Questa sarà la terza edizione della Vuelta femminile, anche se dal 2015 al 2019 la prova si è svolta sotto il nome di Madrid Challenge. I primi tre anni, edizioni dal 2015 al 2017, la gara si è svolta su un circuito urbano nel centro di Madrid. Nel 2018 e nel 2019, la prova si è svolta nell’arco di un fine settimana, con una cronometro che si è svolta il primo giorno a Boadilla del Monte. Nel 2020, già sotto il nome Ceratizit Challenge by La Vuelta, alla corsa si è aggiunta una terza tappa, che quell’anno si disputò a Toledo. L’anno successivo la corsa si componeva di quattro tappe e tutte si svolgevano in Galizia, in coincidenza con l’ultima La Vuelta maschile. Nel 2022 è stata aggiunta una quinta tappa e, seguendo la stessa disposizione, è stato realizzato un percorso tra la Cantabria e Madrid. «Nel ciclismo femminile sono stati fatti passi avanti che stanno diventando sempre più grandi e migliori», spiega Ruano; “Tutto è iniziato con il Tour femminile e la Vuelta ha contribuito a quel cambiamento totale”.

Dal 2023, ora con il nome La Vuelta e con la trasmissione in diretta su Teledeporte ed Eurosport, la competizione dura ormai una settimana. Lasciò prima Benidorm e l’anno successivo a Valencia. Ora è la volta di Barcellona, ​​la stessa città che, ovviamente, accoglierà come di consueto anche la conclusione della Volta Catalunya -a fine marzo-, uno dei tre giri a tappe che fanno parte del circuito World Tour che si svolgono in Spagna. «Da quando è nata la Vuelta femminile è stato aumentato il numero delle tappe e si è migliorato molto collocando la corsa senza sovrapposizioni con quella maschile perché così possiamo trasferire le stesse infrastrutture in entrambe le gare», risolve Ruano.

I rapporti dell’amministrazione comunale di Barcellona sono ottimi sia con l’ASO, proprietaria del girone francese e spagnolo, sia con Unipublic, la società che gestisce l’organizzazione della Vuelta di Madrid, entrambe in campo maschile (dal 23 agosto al 14 settembre). così come la gara femminile (dal 4 al 10 maggio), che avrà due tappe in Catalogna: una interamente nella città di Barcellona; e un secondo che percorrerà diverse zone di Barcellona e si concluderà a Sant Boi de Llobregat. Poi proseguirà attraverso la Spagna. “Speriamo che sia l’edizione di consolidamento. È un seme piantato tre anni fa e che sta crescendo, che ora è un fusto di cui si cominciano a vedere le foglie”, conclude Ruano, che sottolinea i miglioramenti sostanziali nella corsa, nei corridori e anche nei premi economici .



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Luca

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