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María Corina chiede il boicottaggio delle elezioni finché Maduro rimarrà al potere


La leader dell’opposizione María Corina Machado ha invitato i venezuelani a boicottare qualsiasi elezione indetta dal presidente Nicolás Maduro nel 2025.

Maduro, entrato in carica il 10 gennaio per un mandato fortemente contestato dopo essere stato rieletto con prove di frode, ha annunciato la sua intenzione di organizzare elezioni legislative quest’anno: il Parlamento in Venezuela è unicamerale.

Ha parlato anche della richiesta di altri plebisciti e consultazioni nazionali, compreso un referendum per riformare la Costituzione.

In un video diffuso questa domenica (19) sui suoi social network, da un luogo non identificato, María Corina ha elencato sette “principi” per guidare il movimento che chiede la caduta del regime e una transizione democratica in Venezuela.

Tra questi, cita il boicottaggio di tutte le elezioni che potrebbero aver luogo nei prossimi mesi, data la presunta mancanza di rispetto per i risultati del voto presidenziale del 28 luglio dello scorso anno.

L’opposizione ha presentato dati elettorali e conti paralleli per dimostrare che l’oppositore Edmundo González Urrutia, sostenuto da María Corina, ha vinto le elezioni.

Maduro è stato dichiarato vincitore dal Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) e dalla Corte Suprema di Giustizia (TSJ), che non hanno mai pubblicato i verbali ufficiali. Gli Stati Uniti, i paesi europei e la maggior parte dei latinoamericani riconobbero González come presidente legittimo.

“Le elezioni si sono svolte il 28 luglio. Quel giorno il popolo scelse e sconfisse il regime secondo le proprie regole. Il risultato deve e sarà rispettato”, ha affermato María Corina.

“Fino a quando questo risultato non sarà elaborato e non entrerà in vigore, non è possibile partecipare ad elezioni di alcun tipo. Andare a votare più e più volte, senza rispettare i risultati, non è difendere il voto. Significa distorcere il voto popolare come mezzo di lotta democratica”.

Scopri quali sono i sette “principi fondamentali” difesi dalla leader dell’opposizione per quella che lei chiama la “lotta finale per la libertà e la democrazia” in Venezuela:

  1. Il mandato emesso dai venezuelani il 28 luglio 2024 deve essere accettato ed entrare in vigore “il prima possibile” e “non prescrive”.
  2. Corresponsabilità dei cittadini, applicata a tutti, ma in particolare ai militari e alle forze dell’ordine. Tutti devono difendere la Costituzione.
  3. La lotta per adempiere al mandato sovrano è “giusta, legittima e legale”. Pertanto, i venezuelani hanno il diritto di riunire “tutte le forze necessarie” per difendere questo mandato.
  4. Preservare l’unità nazionale, invitando i funzionari pubblici, il personale militare e i membri delle forze di polizia a unirsi alle mobilitazioni civili.
  5. Boicottare qualsiasi elezione finché continua l’attuale governo.
  6. L’unico negoziato possibile con il regime di Maduro è per una transizione ordinata e democratica, sotto la guida dei veri vincitori delle elezioni del 28 luglio 2024.
  7. Governance democratica: chiede a Maduro e ai suoi alleati di cedere il potere pacificamente perché “nessuno potrà governare [a Venezuela] con una dittatura”.



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Luca

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