La vedova dell’apostolo Rina accusa l’ex consiglio d’amministrazione di una nuova frode a Bola de Neve
La difesa del pastore Denise Seixas, vedova dell’apostolo Rina, fondatore della chiesa Bola de Neve, ha inviato una denuncia alla Corte di Giustizia di San Paolo (TJ-SP) per presunta frode compiuta dall’ex consiglio di amministrazione nei conti dell’istituzione .
UN CNN ha avuto accesso al documento, trasmesso alla Corte il 13 gennaio.
Nella denuncia, l’attuale presidente della Bola de Neve sottolinea che gli ex dirigenti della società, tra cui Everton César Ribeiro, “hanno agito illegalmente in suo nome, attraverso le reti sociali, conferendo procure, oltre a gestire conti bancari”.
Nel documento l’ex consiglio ecclesiastico è accusato di aver spostato illegalmente i profitti dell’istituto “attraverso” un altro conto bancario.
“Ed è attraverso l’istituto finanziario BMP Money Plus che gli imputati [antigo conselho] ha percepito entrate trattenute dalla Chiesa, mediante l’emissione delle fatture di cui il richiedente [Denise Seixas] avuto accesso”, si legge in un estratto del documento.
Oltre a denunciare questi movimenti, il processo mostra che Denise ha anche ufficializzato Bradesco, la banca dove mantiene il suo conto ecclesiale, in modo da poter avere pieno accesso e controllo sui conti di Bola de Neve.
Altre denunce
Nel dicembre dello scorso anno, la Procura di San Paolo (MP-SP) ha avviato un’indagine su altre presunte appropriazione indebita di denaro, anche da parte dell’ex consiglio che deteneva la direzione della Igreja Bola de Neve.
Secondo la denuncia, Everton César Ribeiro, Gilberto Custódio de Aguiar, Renê Guilherme Koerner e Rodrigo Arruda Bicudo hanno compiuto azioni sospette dopo aver assunto la presidenza di Bola de Neve, come operazioni finanziarie sul conto di Rina, nonché l’utilizzo di società di comodo per fornire servizi alla chiesa.
Hanno emesso fatture milionarie, oltre ad avvalersi di un documento confidenziale firmato da Denise e dall’apostolo Rina, in cui la vedova si sarebbe dimessa dalla vicepresidenza per giustificare azioni amministrative all’interno dell’istituzione.
Secondo la richiesta, il 25 novembre, anche dopo che Denise aveva assunto la presidenza della chiesa, i quattro accusati avrebbero chiesto un atto solenne per instaurare una nuova gestione.
Nei suoi confronti hanno inoltre intentato querela per appropriazione indebita (quando vi è privazione totale ed illecita del possesso di un bene), turbativa (quando vi è privazione parziale ed illecita del bene) e minaccia.
Aziende sospette
Tra le società elencate nel documento inviato al parlamentare ci sono SIAF Solutions, Green Grid Energy e Filhos do Rei Serviços de Conservação, che hanno legami con gli accusati e hanno effettuato transazioni milionarie che coinvolgono la chiesa. Vedi sotto:
- Soluzioni SIAF: Società registrata a nome e indirizzo di Everton Cesar Ribeiro. Raccolta controllata della decima a tassi del 3-5%, per un totale di 492 mila R$;
- Energia della rete verde: La società di recente creazione, sempre a nome di Everton, responsabile dei servizi di consulenza finanziaria alla chiesa, ha dichiarato entrate di 6 milioni di R$;
- Servizi di conservazione dei figli del re: La sua compagna è Kelly Cristina Ribeiro Bettio, sorella di Everton Cesar Ribeiro. Ha emesso fatture per un valore di 1,4 milioni di R$, ma l’indirizzo registrato come sede centrale della società è una residenza, di cui non sono a conoscenza della sua esistenza.
Cambiamenti nel registro civile
Sempre nel documento ottenuto da CNNsi registrano modifiche apportate all’anagrafe ecclesiastica dai quattro imputati, oltre alla nomina di un nuovo presidente.
Uno degli estratti dice che, il 26 novembre, l’imputato Gilberto Custódio de Aguiar ha chiesto una modifica nell’anagrafe del certificato di morte dell’apostolo Rina, dove ha tentato di cancellare il nome di Denise come moglie dell’apostolo, per renderle impossibile assumere il ruolo di presidenza.
L’altra parte
Contattato, Everton César Ribeiro, menzionato in entrambi i casi, ha dichiarato di non essere a conoscenza della notifica giudiziaria. Ha inoltre ribadito che le sue aziende seguono la legislazione e gli standard di conformità.
Secondo lui i suoi contratti sono controllati e regolari.
“Intraprenderò le opportune azioni legali qualora il mio nome o quello di aziende fossero oggetto di false dichiarazioni. Allo stesso modo, ripudio la divulgazione di qualsiasi valore che violi il diritto costituzionale al segreto finanziario delle imprese e dei miei individui”, ha dichiarato.
Bola de Neve, in un comunicato, precisa di non essere stata ancora informata. Tuttavia, ha affermato “che la sua gestione è pienamente conforme alla legislazione e alle buone pratiche di conformità”.
“Da più di un decennio, i conti dell’organizzazione sono controllati annualmente e approvati senza restrizioni da una società multinazionale la cui competenza e serietà sono riconosciute per la qualità e la regolarità dei servizi forniti”, prosegue la chiesa.
Riguardo ai processi in corso, la Chiesa ha ribadito che “nei ricorsi legali presentati, restano valide le dimissioni firmate dal pastore Denise Seixas il 27 agosto, un atto giuridico perfetto che la stessa Denise ha riconosciuto valido al momento del ricevimento delle somme finanziarie”. dovuto e previsto dall’accordo firmato allora – l’accordo prevedeva le dimissioni e pagamenti mensili che hanno già superato i 330mila real al pastore”.
*Sotto la supervisione di Douglas Porto