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L’Unicaja torna in vantaggio dopo un duello tra giganti con il Valencia Basket: 94-86 | Pallacanestro | Sport



C’è stato un giorno, proprio all’inizio della stagione, attorno alla quinta giornata, in cui il Valencia Basket ha premuto sull’acceleratore e non ha più alzato il piede. La squadra di Pedro Martínez, l’unico allenatore che ha vinto il Valencia campione del campionato l’estate scorsa, impone un ritmo di gol così sfrenato che quasi ogni partita finisce vicino ai 100 punti. Ogni mano in questa squadra è una minaccia. Tutti possono segnare e tutti segnano. I rivali, sia dell’ACB che dell’Eurocup, finiscono col beccare gli innumerevoli tiratori taronja. Quasi tutti finiscono per inginocchiarsi, ma non questa Unicaja, già sei vittorie di fila, e ancora meno a Carpena, dove ha resistito molti minuti di ritardo in classifica per finire con una vittoria che le ha permesso di chiudere il girone d’andata come leader.

Il Valencia Basket continua con il suo basket allegro ma non troppo sotto il fuoco verde di Martín Carpena. Nove triple taronja contro solo una coppia dell’Unicaja nel primo tempo. Quando si è aperta una crepa (23-33), Ibon Navarro, una delle menti più lucide dell’ACB, ha versato cemento nella sua area. Non c’è altro modo per contenere un rivale che accelera da 0 a 100 in ogni partita, arrivando a 120 nell’ultimo giorno. Sono entrambe squadre in cui è difficile individuare chi ti sta uccidendo perché ti stanno uccidendo tutti. I due allenatori distribuiscono i minuti come nessun altro tra due squadre dove c’è molta varietà. E se Alberto Díaz riesce a mettere la museruola al geniale Jean Montero, Pedro Martínez mette in tabellone Chris Jones e saluta il pubblico con due triple.

L’Unicaja, nonostante la sua scarsa percentuale da fuori curva di 6,75, è riuscita a superare la tempesta prima dell’intervallo (38-46) ed è uscita dagli spogliatoi determinata a imporsi a Carpena, dove aveva perso solo una volta in questo percorso. Una serie entusiasmante, un parziale di 12-3, ha permesso all’Unicaja di riprendere il controllo (50-49). Non c’era tregua. Si affrontano le due migliori squadre del primo turno. Due stili che si scontrano su uno dei campi più caldi della Spagna.

Ibon Navarro non ha avuto il tempo di rimpiangere le sconfitte accumulate nel gioco esterno: Melvin Ejim è stato l’ultimo a cadere. Osetkowski in terza posizione e continua. I malagasi stavano riprendendo la mira. Erano più dediti al rimbalzo, un altro dei punti di forza del Valencia Basket. Finalmente l’ho conosciuto.

Il problema è che contro gli uomini di Pedro Martínez non c’è tregua. Il piede che preme sempre l’acceleratore. A ciò che dà. E appena respiri dopo una rimonta, la vedi accadere di nuovo. Seguimi se puoi. L’Unicaja, almeno, aveva apportato le modifiche necessarie affinché il Valencia Basket non crollasse. Sarebbero sempre stati pari. Era il momento di chi sa godersi l’acqua fino al collo. Come Jean Montero, che chiude il terzo quarto con una tripla memorabile. Ma anche Kendrick Perry. O il duro Osetkowski. Due di quelli che hanno finito per fare un passo avanti per fermare una volta per tutte il Valencia Basket, anche con una foresta di mani in difesa, in una partita colossale.

Baxi Manresa, alla Coppa

Il Baxi Manresa è riuscito a diventare la settima squadra qualificata per la Copa del Rey dopo aver battuto lo Joventut, al Nou Congost, per 87-72. Questa domenica si conoscerà l’ultimo partecipante. Un luogo a cui aspirano ancora Barcellona, ​​Casademont Saragozza, Baskonia e UCAM Murcia.



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Luca

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