Il governo brasiliano esprime ‘grande soddisfazione’ per l’annuncio dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas
“Il Brasile esorta le parti coinvolte a rispettare i termini dell’accordo e a garantire la cessazione definitiva delle ostilità e il rilascio di tutti gli ostaggi”, afferma in una nota Itamaraty
Il governo brasiliano ha esortato, questo mercoledì (15), Israele e il movimento terroristico Hamas per garantire la fine della guerra a Gaza ed ha espresso “grande soddisfazione” per l’annuncio dell’accordo di tregua e per la liberazione degli ostaggi israeliani. “Il Brasile esorta le parti coinvolte a rispettare i termini dell’accordo e a garantire la cessazione permanente delle ostilità, il rilascio di tutti gli ostaggi e il libero ingresso degli aiuti umanitari a Gaza”, si legge in una nota. Itamaraty.
La Farnesina chiede inoltre alle parti di garantire “le condizioni necessarie per avviare l’urgente processo di ricostruzione delle proprie infrastrutture civili”. Il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha chiesto la “ripresa immediata” del processo di pace tra israeliani e palestinesi e ha rafforzato il suo impegno per la soluzione dei due Stati, entro i confini del 1967.
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Lula ha condannato “gli attacchi terroristici” che hanno scatenato la guerra il 7 ottobre 2023, quando i terroristi di Hamas hanno ucciso 1.210 persone, per lo più civili, e ne hanno rapite altre 251. Tuttavia, Lula è diventata una delle voci più accese sulla scena internazionale contro l’offensiva militare israeliana , che ha classificato come “genocidio”. Gli scontri tra i due paesi hanno portato alla rimozione reciproca dei rappresentanti diplomatici.
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Il governo brasiliano ha appreso con grande soddisfazione dell’annuncio, da parte dei governi di Qatar, Egitto e Stati Uniti, di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Se confermato ufficialmente dalle parti coinvolte, l’accordo metterà fine al conflitto che, in 15 mesi, ha ucciso mortalmente più di 46.000 palestinesi, tra cui gran parte donne e bambini, e più di 1.200 israeliani, oltre a più di 160 giornalisti e 265 dipendenti delle Nazioni Unite United. Il conflitto ha causato anche lo sfollamento forzato di centinaia di migliaia di persone e la distruzione delle infrastrutture del territorio palestinese, compresi ospedali e scuole, generando danni indiretti incalcolabili per le generazioni attuali e future.
Il Brasile esorta le parti coinvolte a rispettare i termini dell’accordo e a garantire la cessazione permanente delle ostilità, il rilascio di tutti gli ostaggi e il libero ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, nonché a garantire le condizioni necessarie per l’inizio dell’urgente operazione processo di ricostruzione delle sue infrastrutture civili.
Il Brasile chiede l’immediata ripresa del processo di pace tra israeliani e palestinesi e ribadisce il suo impegno per la soluzione dei due Stati, con uno Stato di Palestina indipendente e vitale, che viva fianco a fianco con Israele, in pace e sicurezza, entro i confini del 1967, che comprende la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, con capitale Gerusalemme Est.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Carol Santos