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Botox per Marcola: come funziona il nuovo settore “sinistri” del PCC


Un’operazione della Polizia Civile e del Pubblico Ministero di San Paolo ha smantellato il cosiddetto “settore sinistri” che opera all’interno del Primeiro Comando da Capital (PCC), insieme ad una ONG che rivendicava i diritti carcerari e aveva la funzione di organizzare proteste e false denunce di torture presumibilmente subite da detenuti membri della fazione.

L’organizzazione, infatti, era interamente finanziata dalla fazione criminale, senza alcun sostegno da parte di risorse pubbliche o private.

Oltre ai servizi di risarcimento, la ONG Pacto Social & Carcerário SP, con sede a São Bernardo do Campo, in ABC Paulista, ha fornito anche servizi di intermediazione con il “settore delle cravatte” per cure mediche come procedure estetiche, sbiancamento dei denti, ecc.

In una conferenza stampa tenutasi martedì (14), il procuratore Lincoln Gakiya, dello Special Action Group to Combat Organized Crime (GAECO), ha spiegato in dettaglio come funziona il sistema. Scopri di più qui sotto:

Secondo le indagini, nel 2021, un visitatore ha tentato di entrare nel penitenziario Presidente Venceslau – considerato di massima sicurezza – all’interno di San Paolo, con droga e schede di memoria.

È stato analizzato il contenuto delle carte e contenevano informazioni su settori della fazione, come ad esempio la sintonia dei “cravatte”, ovvero un corpo formato da avvocati che, secondo Gakiya, si sono “snaturati” dalla professione, diventando una sorta di “piccione viaggiatore” della fazione, oltre al settore sanitario, che secondo le indagini funziona come un “piano sanitario” e serve membri di alto rango, tutti elencati da Final Tuning, o che sono stati arrestati in missione al servizio della fazione, come attentati, traffico di droga, ecc.

Da allora, nel 2022, una partita di manoscritti con nomi di dentisti e altri professionisti, ricercati dagli avvocati che fanno parte dei “legami”, è stata sequestrata e successivamente curata dai prigionieri.

Richiesta di botox per Marcola

Il settore sanitario è operativo dal 2016, qualche tempo prima dell’operazione Ethos, lanciata sempre dal parlamentare, che prendeva di mira tali legami, indagando su 39 avvocati e altri 14 leader del PCC, tra cui Marcos Willians Herbas Camacho, Marcola, il massimo leader dell’organizzazione.

Nell’inchiesta ci sono state richieste da parte dello stesso Marcola per l’applicazione del botox, nome popolare della tossina botulinica, che è una sostanza utilizzata per ridurre rughe e segni d’espressione.

Oltre all’assistenza nei penitenziari statali, il deputato ha precisato che l’assistenza viene effettuata anche nelle carceri federali e che anche i detenuti di alto rango, come Paulinho Neblina, Andinho, Gegê do Mangue (morto nel 2018) e Biroska, hanno beneficiato dei benefici , attraverso dei sotterfugi che venivano addotti alla Corte dai “vincoli” come pretesti per lo svolgimento delle procedure, mascherandone la finalità estetica.

La polizia ha ascoltato i professionisti coinvolti, ma ha escluso qualsiasi partecipazione all’operazione, in quanto è risultato che essi si limitavano a svolgere la prestazione, senza essere a conoscenza di alcuna operazione illecita. Tuttavia, i valori ricevuti dai professionisti erano superiori a quelli di mercato.

False proteste e torture

Sempre nell’ambito dell’operazione lanciata martedì (14), la Polizia ha scoperto che il PCC, attraverso la ONG indagata, stava orchestrando manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi in tutto il paese, oltre a far subire torture ai prigionieri all’interno delle carceri. .

Secondo gli investigatori, il carcere Presidente Venceslau, che ospita membri del PCC, in seguito alle false accuse ha addirittura cambiato gestione.

Nell’abitazione di due persone arrestate questa mattina a Presidente Prudente sono stati rinvenuti striscioni di protesta.

Attacchi agli agenti pubblici

Il procuratore di Gaeco, Lincoln Gayika, ha inoltre precisato che nel corso delle indagini è stato rinvenuto e sequestrato anche un manoscritto che suggeriva, attraverso codici generici, la morte di agenti pubblici, in questo caso direttori di penitenziari e polizia criminale, al P1 di Presidente Venceslau.

In totale sono state arrestate 12 persone, tra cui Luciene Neves, presidente della ONG, e Geraldo Salles, vicepresidente, nonché una coppia che ha lavorato alla logistica delle manifestazioni, occupandosi del noleggio di WC chimici, autobus di trasporto e perfino ambulanze – oltre a tre avvocati che fanno parte dei legami tra cravatte e settore sanitario.

Oltre alle persone sono state sequestrate anche armi e comunicatori radio.

L’altra parte

UN CNN Ha provato a contattare i rappresentanti della ONG, le cui attività sono state sospese dai tribunali, attraverso diversi numeri telefonici, ma non ha ricevuto risposta. Lo spazio resta aperto.

Attraverso i social media, l’entità non ha ancora commentato l’operazione.



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Luca

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