Il ministro israeliano cerca sostegno per cacciare Netanyahu man mano che l’accordo procede
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha chiesto a un collega ministro di estrema destra di unirsi a lui nel minacciare il collasso del governo israeliano se verrà raggiunto l’accordo di cessate il fuoco e ostaggi con Hamas.
Ben Gvir ha chiesto al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di unirsi a lui nel dire al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che si sarebbero dimessi dal governo perché la risoluzione “è orribile”.
Netanyahu ha bisogno del sostegno dei partiti di entrambi i ministri in parlamento per evitare il collasso della sua alleanza.
“L’anno scorso, attraverso il nostro potere politico, siamo riusciti a impedire che questo accordo andasse avanti ripetutamente”, ha pubblicato martedì (14) Ben Gvir su X.
Il ministro ha detto che le sue dimissioni da sole non costringerebbero Netanyahu a riconsiderare la firma dell’accordo con Gaza – che è attualmente nelle fasi finali dei negoziati – ma insieme a Smotrich, potrebbero formare una “forza abbastanza forte da rendere impossibile” che Netanyahu proceda.
Nonostante abbia definito i negoziati una “catastrofe” per la sicurezza nazionale di Israele, Smotrich non ha minacciato di dimettersi dal governo.
“Insieme dobbiamo informare in modo inequivocabile e fermo il primo ministro che se l’accordo andrà avanti ci ritireremo entrambi dal governo”, ha affermato Ben Gvir.
I due ministri di estrema destra erano alleati prima di litigare sui finanziamenti alla polizia.
Comprendere il conflitto nella Striscia di Gaza
Israele ha effettuato intensi attacchi aerei nella Striscia di Gaza dallo scorso anno, dopo che Hamas ha invaso il paese e ucciso 1.200 persone, secondo i calcoli israeliani.
Inoltre il gruppo radicale tiene decine di ostaggi.
Hamas non riconosce Israele come Stato e rivendica il territorio israeliano per la Palestina.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetutamente promesso di distruggere le capacità militari di Hamas e di recuperare le persone detenute a Gaza.
Oltre all’offensiva aerea, l’esercito israeliano effettua incursioni via terra nel territorio palestinese.
Ciò ha causato lo sfollamento di gran parte della popolazione di Gaza.
L’ONU e diverse istituzioni umanitarie hanno messo in guardia da una situazione umanitaria catastrofica nella Striscia di Gaza, con mancanza di cibo, medicine e diffusione di malattie.
La popolazione israeliana protesta costantemente contro Netanyahu, accusando il primo ministro di non riuscire a raggiungere un accordo di cessate il fuoco affinché gli ostaggi possano essere rilasciati.