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Il Corinthians festeggia 25 anni dal suo primo titolo mondiale – 13/01/2025 – Sport


La finale del Mondiale per club del 2000 ebbe un coro quasi ininterrotto, cantato dai circa 25mila tifosi del Corinthians presenti al Maracanã. “Oh, oh, oh, onnipotente Timão”, cantavano i ragazzi, sostegno fondamentale per una squadra brillante ma estremamente provata.

Vampeta, Ricardinho ed Edílson, figure importanti della stagione, non hanno resistito ai 120 minuti di un duello a reti inviolate con il Vasco, a Rio de Janeiro. Sostituito, ha trionfato 4-3 ai rigori, l’apice del Corinthians alla fine del XX secolo, campione brasiliano anche nel 1998 e 1999.

Dal 14 gennaio, la squadra ha vinto sette campionati di San Paolo, due coppe del Brasile e quattro campionati brasiliani. Ha vinto anche il titolo della Copa Libertadores che sognava nel 2012, seguito dal secondo campionato del mondo e dal trionfo nella Recopa Sul-Americana.

Gli ultimi anni, però, non sono stati facili per chi si è abituato a gridare “onnipotente Timão”. Non gridavano “è campione” dal 2019, un digiuno di sei anni che è già il più lungo nel periodo secco, tra i Paulistas del 1954 e del 1977. A livello internazionale, la squadra non si è avvicinata a nessun trofeo dopo il 2013 Recopa.

Pieno di problemi amministrativi, con un debito dichiarato di 2,4 miliardi di R $, il Corinthians si è abituato a lottare contro la retrocessione nel campionato brasiliano. Questo è quello che è successo di nuovo nel 2024, fino a quando non si è verificata una sorprendente impennata, con nove vittorie negli ultimi nove round. La squadra bianconera balza dal 18° al settimo posto e ottiene un posto nel turno preliminare della Libertadores.

I problemi amministrativi sono tutt’altro che finiti, basti pensare che il club ha ritardato gli stipendi di dicembre e che il presidente Augusto Melo deve affrontare due procedimenti di impeachment, per “gestione sconsiderata”. Ma la conclusione positiva dell’anno in campo e il posto nella principale competizione sudamericana hanno portato i tifosi a sognare nuovamente una squadra di rilevanza internazionale.

L’interesse straniero per la squadra è cresciuto in modo significativo con la firma mediatica a settembre dell’attaccante olandese Memphis Depay, 30 anni, un nome noto nel calcio europeo. Ha saputo subito come comportarsi con il pubblico, ha risposto sul campo (sette gol e quattro assist in 14 partite) e ha aiutato due giocatori a migliorare significativamente la propria produzione, il centrocampista argentino Rodrigo Garro e l’attaccante Yuri Alberto.

Come non accadeva da tempo, il giocatore del Corinthians ha iniziato l’anno con un ottimismo, che può essere giustificato o meno. Prima di mettere alla prova la sua fiducia, festeggia i 25 anni dal giorno in cui divenne onnipotente.

“È stata la squadra migliore per cui ho giocato in tutta la mia vita”, ha riassunto l’ex difensore Fábio Luciano. Era appena arrivato da Ponte Preta, ancora giovane di 24 anni, e non aveva i segni dei suoi compagni di squadra, campioni del Brasile il 22 dicembre 1999, in una decisione contro l’Atlético Mineiro.

“Avevamo giocato il campionato brasiliano fino alla fine, senza riposarci, e il viaggio prima della decisione è stato duro”, ha detto il capitano Rincón, morto nel 2022, in un incidente stradale. “Ecco perché la partita contro il Vasco è stata così difficile. La loro squadra era riposata e aveva tanti giocatori di qualità: Romário, Edmundo, Juninho Pernambucano, Felipe…”

Il Corinthians era nel Gruppo A di quel Mondiale, il primo organizzato dalla FIFA (Federazione Internazionale di Calcio). Campione nazionale anche nel 1998, la squadra è entrata nella disputa come rappresentante del paese ospitante. Il Vasco vinse il titolo di campione della Copa Libertadores del 1998. I criteri confusi generarono lamentele da parte del Palmeiras, che vinse la Libertadores nel 1999.

La disputa era divisa tra San Paolo e Rio de Janeiro. Nella capitale di San Paolo, allo stadio Morumbi, il Corinthians ha battuto il Raja Casablanca 2-0, ha pareggiato con il Real Madrid 2-2 e ha sconfitto l’Al Nassr 2-0, avanzando come primo del girone, per differenza reti, alla decisione.

Al Maracanã, a Rio, il Vasco ha segnato 2-0 contro il South Melbourne, ha trionfato sul Manchester United 3-1 e ha battuto il Necaxa 2-1. Ed è andato in finale, sempre al Maracanã, una partita troncata che è finita 0 a 0 fino al fine dei tempi supplementari.

Ai rigori, Rincón, Fernando Baiano, Luizão ed Edu hanno segnato per il Corinthians. Marcelinho si è fermato al portiere Helton, ma l’errore non gli è costato il titolo. Per Vasco hanno segnato Romário, Alex Oliveira e Viola. Gilberto si è fatto salvare da Dida. Ed Edmundo calciò fuori l’ultimo pallone del campionato.



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Luca

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