La madre del giovane ucciso dal primo ministro chiede “almeno le scuse” a Tarcísio de Freitas
In una conferenza stampa, Silvia Mónica Cárdenas Prado non ha nascosto il suo dolore e la sua frustrazione, sottolineando la mancanza di empatia del governatore nei confronti della tragedia che ha colpito la sua famiglia
In una conferenza stampa tenutasi a San PaoloSilvia Mônica Cárdenas Prado, madre di uno studente ucciso dalla Polizia Militare, ha lanciato un appello alla giustizia e alle scuse del governatore Tarcisio de Freitas. Il giovane, Marco Aurélio Cardenas Acosta, è stato colpito da colpi di arma da fuoco il 20 novembre mentre era disarmato e immobilizzato, dopo aver schiaffeggiato lo specchietto retrovisore di un veicolo a Vila Mariana, zona sud della capitale di San Paolo. La Procura ha accusato l’agente di polizia responsabile di omicidio qualificato, ritenendo il fatto un’esecuzione.
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Durante la conferenza stampa, Silvia Mónica non ha nascosto il suo dolore e la sua frustrazione, sottolineando la mancanza di empatia del governatore nei confronti della tragedia che ha colpito la sua famiglia. Ha parlato anche il padre di Marco Aurélio, ricordando la vita e i sogni del figlio, violentemente interrotti. “Voglio giustizia, voglio almeno delle scuse da quel miserabile di Tarcísio”, ha dichiarato emozionata. Ha anche aggiunto: “La polizia uccide, li schiaffeggia come gatti e va avanti con la loro vita, e quelli che piangono sono la madre e il padre”.
L’avvocato della famiglia, Roberto Guastelli, ha criticato la lentezza della Polizia Militare nel rendere disponibili le registrazioni delle body camera, cosa che, secondo lui, ha ostacolato l’avanzamento delle indagini. Silvia ha concluso dicendo che promette di lottare per la morte di suo figlio e che non si darà pace finché gli assassini non saranno chiamati a rispondere. “Mio figlio non sarà solo un altro numero”, ha detto.
La denuncia formalizzata dal Pubblico Ministero indica che gli agenti di polizia hanno agito in modo sproporzionato e offensivo durante l’avvicinamento. In questo momento il deputato attende la decisione della Corte sull’accoglimento del reclamo. Il governo di San Paolo ha espresso rammarico per la morte di Marco Aurélio e ha riferito che gli agenti di polizia coinvolti sono in congedo mentre il caso viene analizzato dalla Magistratura.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias