La fine del controllo degli obiettivi mette sotto pressione la magistratura? Guarda “Il grande dibattito”
Il professore di diritto costituzionale Clever Vasconcelos e l’avvocato penalista Roberto Tardelli hanno discusso, mercoledì (8), in Il Grande Dibattito (dal lunedì al venerdì, alle 23), se la fine del programma di controllo delle informazioni di Meta farà pressione sulla magistratura brasiliana per regolamentare le piattaforme.
Dopo che la società proprietaria di Facebook, Instagram, Whatsapp e Threads ha annunciato la fine del processo di verifica e l’adozione del modello di nota utilizzato da X (ex Twitter) negli Stati Uniti, il Ministero pubblico federale (MPF) ha concesso 30 giorni per spiegare se il cambiamento arriverà in Brasile.
Per Vasconcelos i social network devono avere i propri controlli.
“L’idea [da mudança] è che ora i social network dovrebbero essere monitorati dagli utenti stessi e non dalla piattaforma”, ha affermato il professore. “La comunità stessa effettuerà questo controllo, esonerando cioè l’azienda da questa responsabilità di verificare cosa è abusivo e cosa non lo è”, ha proseguito.
Tardelli, dal canto suo, ritiene che il provvedimento non eserciti pressioni sulla Magistratura, ma renda necessaria la regolamentazione dei social network.
“Capisco che non mette pressione sulla magistratura. La fine di questo controllo mette sotto pressione proprio il bisogno sempre più scottante, sempre più urgente di regolamentazione e dobbiamo separare due cose, la regolamentazione non è censura”.