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La Corte deciderà nuovamente se Axis Industries debba pagare un risarcimento per la cattiva costruzione della piscina di Klaipėda

L’amministrazione comunale di Klaipėda aveva chiesto al Tribunale distrettuale di condannare Axis Industries, l’azienda che ha costruito la piscina, a pagare più di un milione di euro di costi per la correzione dei difetti, ma il Tribunale distrettuale a febbraio ha concesso solo 455.906 euro, più l’8% di interessi all’anno, e 31.385 euro di spese legali, e ha respinto una domanda riconvenzionale presentata da Axis Industries per condannarla a pagare 100.145 euro di danni al Comune.

La Corte d’appello ha ritenuto che non vi fosse alcun motivo per condannare il Comune a pagare ad Axis Industries altri 400.895,01 euro per difetti nei lavori di costruzione che il Comune avrebbe potuto e dovuto rilevare al momento della consegna e dell’accettazione dell’opera.

Secondo la Corte, il comune non ha registrato tali difetti, ha accettato i lavori e ha messo in funzione l’edificio, e non aveva quindi il diritto di fare affidamento sul fatto di tali difetti evidenti e di richiedere i costi per la loro correzione dopo l’accettazione dei lavori.

“La Corte distrettuale non ha stabilito il motivo per cui essi (i difetti dell’opera – ELTA) si sono verificati e le azioni/omissioni illecite di chi li ha causati, anche se è solo esaminando e valutando queste circostanze che si può decidere chi e in che misura è responsabile e deve rimborsare il Comune per i costi di eliminazione dei difetti”, afferma la Corte d’appello.

La Corte d’Appello ha concluso che, in sostanza, le circostanze rilevanti relative ai difetti di installazione del sistema di controllo della piscina, alla pendenza del pavimento, alla pavimentazione delle vie di fuga, al pozzo per i tuffi, al tetto, al sistema di protezione dai fulmini e ad altri 30 difetti non erano state accertate, indagate e valutate, e che il merito del caso non era stato reso noto, il che costituisce un motivo per rinviare la questione del costo della correzione dei difetti alla Corte distrettuale per un nuovo esame.

La Corte d’appello ha inoltre ritenuto che la Corte distrettuale non avesse esaminato adeguatamente la domanda riconvenzionale presentata da Axis Industries e avesse quindi ingiustificatamente ridotto l’importo dei costi per la correzione dei difetti delle opere in base all’importo della garanzia bancaria ricevuta dal Comune per un ammontare di 100.000 euro, oltre ad aver valutato erroneamente l’importo degli interessi processuali che il Comune doveva pagare alla società.

Per questi motivi, la Corte d’appello ha annullato la parte della sentenza del Tribunale distrettuale che riconosceva al Comune 455 906 EUR a titolo di risarcimento per i costi di eliminazione dei difetti, l’8 % di interessi annui sull’importo riconosciuto, 31 385,81 EUR di spese legali, ha respinto la domanda riconvenzionale proposta da Axis Industries e ha ripartito le spese processuali tra le parti coinvolte, rinviando la causa al Tribunale distrettuale per un nuovo esame.

La sentenza della Corte d’Appello entrerà in vigore immediatamente, ma potrà essere impugnata in cassazione presso la Corte Suprema della Lituania.

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Luca

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