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Erika Hilton chiede un’indagine delle Nazioni Unite sui cambiamenti al Meta che colpiscono la comunità LGBTQIA+


Il deputato afferma che le misure aprono la strada alla diffusione di discorsi di odio, incitamento alla violenza e diffusione di notizie false contro gruppi minoritari

Il deputato Erika Hiltondal PSOL di San Paoloha rivolto un appello alle Nazioni Unite (LUI) per avviare un’indagine nei confronti di Meta, società controllata da Marco Zuckerberg. La richiesta arriva in risposta alla recente decisione dell’azienda di porre fine al fact-checking e di allentare la moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme digitali. La rappresentanza è stata inviata al professore e ricercatore Nicolas Levrat, relatore speciale dell’ONU sulle questioni che riguardano le minoranze. Il deputato afferma che i cambiamenti aprono la strada alla diffusione di discorsi di odio, incitamento alla violenza e diffusione di notizie false contro gruppi minoritari basate sulla sessualità, il genere, la razza e l’etnia.

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“I cambiamenti politici da parte di grandi aziende come Meta continuano a mettere a rischio la vita delle persone LGBTQIA+”, si legge in un estratto del documento. La richiesta si basa su due trattati internazionali approvati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite: il Patto internazionale sui diritti civili e politici, del 1966, e la Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche, del 1992. “ Rilassando le sue politiche interne, Meta può essere considerata complice della diffusione di pratiche che violano i diritti dei gruppi protetti dalla legislazione brasiliana”, afferma il deputato nella rappresentazione.

Erika Hilton chiede all’ONU di aprire un’indagine e di avvisare Zuckerberg in modo che l’imprenditore possa presentare informazioni dettagliate sulla nuova politica di moderazione dei contenuti, in particolare sulle conseguenze per la comunità LGBTQIA+. “Un intervento immediato è essenziale per proteggere i diritti delle comunità colpite e prevenire ulteriori abusi dei diritti umani”, lancia un appello.

Secondo le prime informazioni diffuse dallo stesso Zuckerberg, la precedente politica di controllo e rimozione dei post falsi sarà sostituita da un nuovo protocollo, adottato per la prima volta negli Stati Uniti, denominato Community Notes, simile a quello utilizzato da X. Le piattaforme dipenderanno spetta agli utenti stessi aggiungere correzioni e contesto ai post che contengono informazioni false o fuorvianti, il che dovrebbe favorire la diffusione della disinformazione.

*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI e Estadão Conteúdo
Pubblicato da Fernando Dias





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Luca

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