L’inviato di Trump spera in un cessate il fuoco di 42 giorni tra Israele e Hamas prima dell’inaugurazione
Steve Witkoff, l’inviato speciale scelto dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, ha dichiarato martedì (7) che sta collaborando con i funzionari del governo di Joe Biden nei negoziati tra Israele e Hamas.
Ha inoltre affermato che spera di raggiungere un accordo temporaneo di cessate il fuoco di 42 giorni prima dell’insediamento di Trump il 20 gennaio.
Witkoff, che è intervenuto brevemente in una conferenza stampa tenuta da Trump martedì a Mar-a-Lago in Florida (7), ha commentato che la squadra negoziale dell’amministrazione Biden, coordinata da Brett McGurk, è la “leadership” degli Stati Uniti nei negoziati sugli ostaggi e il cessate il fuoco in corso in Qatar.
“Ma siamo stati inclusi. Stiamo lavorando insieme”, ha aggiunto. “Nessuno è orgoglioso della paternità. Siamo completamente orientati ai risultati. Portiamoli a casa.”
Alla domanda se l’insediamento di Trump potrebbe potenzialmente portare a un risultato diverso nei negoziati tra Israele e Hamas, Witkoff ha elogiato la retorica di Trump sui negoziati, elogiando anche gli sforzi compiuti fino ad oggi dalla squadra del presidente Joe Biden.
“Credo che la figura di Trump stia guidando la narrativa in questo negoziato”, ha detto. “E questo non manca di rispetto al presidente Biden, ha una squadra solida e apprezzo che ci permettano di partecipare”.
Witkoff ha ribadito che ha intenzione di recarsi in Qatar nei prossimi giorni insieme a McGurk.
Durante la conferenza stampa di martedì (7), Trump ha avvertito ancora una volta che ci saranno gravi conseguenze in Medio Oriente se gli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza non verranno rilasciati prima del suo insediamento.
Comprendere il conflitto nella Striscia di Gaza
Israele ha effettuato intensi attacchi aerei nella Striscia di Gaza dallo scorso anno, dopo che Hamas ha invaso il paese e ucciso 1.200 persone, secondo i calcoli israeliani. Inoltre il gruppo radicale tiene decine di ostaggi.
Hamas non riconosce Israele come Stato e rivendica il territorio israeliano per la Palestina.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetutamente promesso di distruggere le capacità militari di Hamas e di recuperare le persone detenute a Gaza.
Oltre all’offensiva aerea, l’esercito israeliano effettua incursioni via terra nel territorio palestinese. Ciò ha causato lo sfollamento di gran parte della popolazione di Gaza.
L’ONU e diverse istituzioni umanitarie hanno messo in guardia da una situazione umanitaria catastrofica nella Striscia di Gaza, con mancanza di cibo, medicine e diffusione di malattie.
La popolazione israeliana protesta costantemente contro Netanyahu, accusando il primo ministro di non riuscire a raggiungere un accordo di cessate il fuoco affinché gli ostaggi possano essere rilasciati.
*Lauren Izso ha contribuito a questo articolo
*Con informazioni da CNN
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