Giovane donna colpita alla testa dagli agenti della PRF recupera le funzioni motorie e cognitive
Secondo il referto medico, Juliana Leite Rangel, 26 anni, non ha più bisogno della ventilazione meccanica per respirare ed è in grado di comunicare e interagire con le persone che la circondano.
Juliana Leite Rangel, 26 anni, è in fase di recupero dopo essere stata colpita alla testa da agenti della Polizia stradale federale (PRF) la vigilia di Natale, il 24 dicembre. La giovane non ha più bisogno della ventilazione meccanica per respirare e ha iniziato la riabilitazione. L’ultimo referto medico indica che non ci sono segni di sequele permanenti e che Juliana è stata in grado di comunicare e interagire con le persone intorno a lei.
Al momento dell’incidente, era accompagnata dalla sua famiglia a bordo di un veicolo che è stato bersaglio di circa 30 colpi di arma da fuoco, mentre si stava recando alla cena di Natale con la famiglia. Anche suo padre è stato ferito e colpito alla mano. La famiglia sostiene che gli agenti della PRF non hanno offerto aiuto immediato, ed è stato un ufficiale di polizia militare a rendersi conto che Juliana era ancora viva e respirava.
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La PRF ha allontanato gli agenti responsabili e ha avviato una procedura interna per indagare sulle circostanze del caso. “La PRF si rammarica profondamente dell’episodio. Come stabilito dalla Direzione Generale, il Coordinamento Generale dei Diritti Umani monitora la situazione e fornisce assistenza alla famiglia della giovane Juliana. Infine, la PRF collabora con la Polizia Federale fornendo informazioni che aiutino nelle indagini del caso”, precisa l’ente in una nota.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Carol Santos