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Il Baskonia si allontana dalla Coppa e il Real si qualifica | Pallacanestro | Sport



Il Real Madrid è qualificato per la Coppa, con la possibilità di essere testa di serie, e il Baskonia resta appeso al filo, sul punto di cadere. Per il secondo anno consecutivo la Copa del Rey potrebbe mancare e la possibilità, dopo la sconfitta contro il Real Madrid, è più concreta che mai. Il Vitorians e il Barcellona possono diventare gli assenti protagonisti nella lotta per il secondo titolo stagionale dopo la Supercoppa, vinta dall’Unicaja, e il primo dell’anno messo in gioco, una situazione senza precedenti per entrambi i club. Quella dei Vittoriani si ripete, comincia a diventare una brutta abitudine. In tre degli ultimi cinque anni sono stati esclusi dalla competizione a causa dell’usura dell’Eurolega.

In campo, il Baskonia ha iniziato un primo tempo un po’ sonnolento, situazione che si sta ripetendo più volte, ancora senza successo nei tiri da tre punti, con Moneke che perde troppi palloni in attacco, con un solo giocatore, Luwawu-Cabarrot. , qualcosa ispirato dalle riprese. La cosa brutta per gli uomini di Laso è che, dalla parte opposta, Dzanan Musa (29 punti, 37 di voto) è riuscito in tutto quello che ha provato. Dodici punti nel primo quarto, sei nel secondo, e nessun giocatore baskonista che potesse fermarlo. La differenza era di dieci punti per il Real Madrid. È un problema per la squadra vitriana uscire in campo così freddo. In effetti quella differenza nei primi dieci minuti è stata letale, perché il Baskonia ha vinto i due successivi e nell’ultimo si è arrivati ​​al pareggio a 26 punti, quando le due squadre si sono scatenate in attacco.

Il Baskonia ha aggiustato la sua difesa all’inizio del secondo quarto e ha avuto più successo nel tiro, e con un inizio 10-2 era a un tiro dal passare in vantaggio sul tabellone, ma il suo gol è fallito e il Real Madrid si è ricomposto, perché , inoltre, una botta al ginocchio di Howard da parte di Hezonja ha finito con il giocatore del Baskonista in panchina. Non è più uscito. Senza l’infortunato Sedekerskis, l’avvicendamento di Laso si è complicato, anche se l’adattamento di Samanic alla squadra, dopo qualche giornata a Vitoria, sembra procedere adeguatamente.

Il Real Madrid ha rallentato quando Chus Mateo ha dato riposo a Tavares e Campazzo, le colonne su cui contava la squadra bianca, uno sotto gli anelli e l’altro nella creazione. Soprattutto nell’equilibrio difensivo si notava l’assenza del centrale, perché Garuba, che cresceva man mano che la partita andava avanti, non aveva la stessa forza intimidatoria.

A singhiozzo, il Baskonia è rimasto presente nella partita. Ha avuto un terzo quarto pulito, evitando palle perse. Nessuno in dieci minuti rispetto ai sei del Real Madrid. La differenza nel tabellone si allungava e si riduceva, e su quell’ottovolante si muovevano anche i tifosi del Vittoriano, a volte disperati, altre credendo al miracolo.

Il Baskonia è arrivato all’ultimo minuto con quattro punti di distacco e possibilità di vincere il risultato grazie ai buoni minuti di Forrest, ma una tripla di Hezonja a 22 secondi dalla fine ha sigillato la partita. “Commettiamo errori che ci penalizzano molto”, si è lamentato Pablo Laso al termine dello scontro con Buesa. “Devi giocare una partita completa. È un peccato essere stati così vicini in una giornata in cui non siamo stati brillanti.” Ma cominciano ad arrivare tardi, perché, anche se matematicamente hanno ancora delle possibilità, le combinazioni sono quasi impossibili. Sarà la quarta volta in sei anni.



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Luca

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