Il Brasile adotta il vaccino antipolio iniettabile dal 2025
Il cambiamento, secondo il Ministero della Salute, si basa su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali
Nel 2025, i bambini di età compresa tra 2, 4 e 6 mesi riceveranno esclusivamente il vaccino iniettabile per prevenire i casi di poliomielite, nota anche come paralisi infantile. Esiste anche una dose di richiamo iniettabile, da applicare a 15 mesi di età. Le popolari gocce sono state ufficialmente ritirate e non facevano più parte del calendario delle vaccinazioni infantili brasiliane nel novembre dello scorso anno. Pertanto non si tratta di una nuova dose, ma di un nuovo programma di vaccinazione per promuovere l’immunizzazione contro la poliomielite.
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Il cambiamento, secondo il Ministero della Salute, si basa su prove scientifiche e raccomandazioni internazionali. Questo perché il vaccino antipolio orale (OPV) contiene il virus indebolito e, se utilizzato in condizioni igieniche precarie, può portare a casi della malattia derivati dal vaccino. La sostituzione della dose orale con la dose iniettabile è approvata dal Comitato consultivo tecnico sull’immunizzazione ed è raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
La guida è che il VOP dovrebbe essere utilizzato solo per controllare le epidemie, come nel caso della Striscia di Gaza. Lo scorso agosto, la regione ha confermato il primo caso di poliomielite in 25 anni: un bambino di 10 mesi che non aveva ricevuto nessuna delle dosi previste.
Capire
Nel 2023 il Ministero della Salute ha comunicato che adotterà esclusivamente il vaccino antipolio inattivato (VIP) nel richiamo somministrato a 15 mesi di età, fino ad allora effettuato in forma orale. La dose iniettabile era già stata applicata a 2, 4 e 6 mesi di età. La seconda dose di richiamo, precedentemente applicata all’età di 4 anni, secondo il Ministero non è più necessaria, poiché il programma vaccinale in quattro dosi garantisce la protezione contro la malattia.
L’aggiornamento ha considerato i criteri epidemiologici, le evidenze relative al vaccino e le raccomandazioni internazionali sull’argomento. Dal 1989 non sono stati segnalati casi di poliomielite in Brasile, ma la copertura vaccinale ha subito diminuzioni successive negli ultimi anni. Nel 2022, ad esempio, la copertura è stata del 77,19%, ben lontana dall’obiettivo del 95%.
Calendario completo
Il Ministero della Salute ribadisce che la vaccinazione è riconosciuta come una delle strategie più efficaci per preservare la salute della popolazione e rafforzare una società sana e resiliente. “Oltre a prevenire malattie gravi, l’immunizzazione aiuta a ridurre la diffusione di questi agenti infettivi nella comunità, proteggendo coloro che non possono essere vaccinati per motivi di salute”.
Il calendario vaccinale nazionale prevede, nelle prestazioni di routine, 19 vaccini che proteggono tutti i cicli di vita, dalla nascita all’età avanzata. Oltre alla poliomielite, l’elenco delle malattie prevenibili con il vaccino comprende morbillo, rosolia, tetano e pertosse. Il Programma Nazionale di Immunizzazione (PNI) ha il compito di coordinare le campagne vaccinali annuali, che mirano a raggiungere un’elevata copertura vaccinale e a garantire la protezione individuale e collettiva.
*Con informazioni di Agência Brasil
Pubblicato da Fernando Dias