Dino sospende gli emendamenti alle Ong che non rispettano le norme sulla trasparenza
Il ministro della Corte Suprema Federale (STF), Flávio Dino, ha ordinato l’immediata sospensione dei trasferimenti di emendamenti alle organizzazioni non governative (ONG) che non rispettano le norme di trasparenza relative all’assegnazione dei fondi.
La decisione è stata firmata questo venerdì pomeriggio (3) e arriva dopo che il Federal Comptroller General (CGU) ha segnalato difetti nella divulgazione di informazioni da parte della metà dei 26 enti ispezionati. La verifica è stata trasmessa a Dino, ministro relatore per le azioni che comportano emendamenti parlamentari.
Su 676 organizzazioni non profit, la CGU ha analizzato le 26 che hanno ricevuto gli importi più elevati tra il 2 e il 21 dicembre 2024. Secondo il rapporto, 13 di esse (50%) non garantiscono un’adeguata trasparenza o non forniscono informazioni; 9 entità (35%) presentano le informazioni in modo incompleto, ovvero sono presenti dati derivanti da alcune modifiche o solo da anni precedenti senza un aggiornamento sufficiente.
Inoltre, solo 4 enti (15%) promuovono adeguatamente la trasparenza, considerando accessibilità, chiarezza, dettaglio e completezza. Il ministro ha disposto la “sospensione immediata dei trasferimenti a soggetti che non garantiscono adeguata trasparenza o non divulgano le informazioni richieste, in conformità con la Relazione CGU”.
Dino ha dato 5 giorni affinché la Procura Generale (AGU) notifichi ai ministeri l’impedimento a nuovi trasferimenti e comunichi il rispetto di quanto stabilito negli atti.
Il relatore ha inoltre richiesto un nuovo audit da parte della CGU sui 13 enti che non rispettavano i criteri di trasparenza. La nuova relazione dovrà essere presentata entro 60 giorni di calendario.
Le 13 ONG devono pubblicare sui loro siti web tutti gli importi ricevuti dagli emendamenti parlamentari, di ogni tipo, e nei quali sono stati applicati o convertiti. Il termine entro il quale gli enti devono rendere pubblica l’assegnazione dei fondi è di 10 giorni di calendario, pena la sospensione di nuovi trasferimenti.
Il ministro ha inoltre ordinato alla Camera dei Deputati, al Senato e agli altri soggetti coinvolti nel processo di commentare la relazione della CGU entro 10 giorni lavorativi. Dopo che le parti hanno espresso il loro parere, la Procura Generale (PGR) deve emettere un parere sul caso.