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Il 27 giugno il governo indirà un’asta per aggiudicare l’energia prodotta dagli impianti termici e idroelettrici


O Ministero delle Miniere e dell’Energia ha rilasciato le regole finali per tenere a asta assumere di più energia per il sistema elettrico brasiliano, un evento ampiamente atteso dai grandi produttori termoelettrici e idroelettrici e divenuto sempre più urgente per garantire il comfort e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico ai consumatori.

In programma per il 27 giugno, l’evento negozierà i contratti di energia elettrica con scadenze di dai sette ai quindici annicon fornitura a partire dal 2025, 2026, 2027, 2028, 2029 e 2030, secondo un’ordinanza pubblicata giovedì sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione (DOU).

Solo gli impianti termoelettrici esistenti alimentati a gas naturale potranno concorrere per contratti con decorrenza prossima, fino al 2027.

I contratti con scadenze di fornitura di energia più lunghe sono destinati a nuovi progetti termoelettrici di gas e biocarburanti (2028, 2029 e 2030) e ad impianti idroelettrici esistenti (2030), che potrebbero essere ampliati con l’inserimento di nuove macchine.

L’evento viene incontro al maggior bisogno di potenza nel settore elettrico brasiliano, principalmente a causa della rapida crescita del energia solare presso la sede negli ultimi anni.

L’energia solare garantisce importanti volumi di produzione nell’arco della giornata, ma quando smette di produrre, nel tardo pomeriggio, necessita che altri impianti entrino rapidamente in funzione per garantire stabilità dell’approvvigionamento energetico ai consumatori.

Questa è diventata negli ultimi anni una sfida sempre più grande per il Gestore del Sistema Elettrico Nazionale (ONS).

Alla fine dello scorso anno, l’ONS ha dichiarato di averlo identificato “mancanza di pertinenza” di energia per il futuro, richiedendo contratti per circa 3 gigawatt (GW) all’anno per garantire più comfort e tranquillità nel funzionamento del settore elettrico.

L’asta di riserva deve includere la partecipazione di grandi società energetiche, come ad esempio Petrobrasil più grande generatore termoelettrico del Paese.

Gli impianti statali sono tra quelli più utilizzati dall’ONS per fornire servizi elettrici e molti di loro, come Termomacaé, Termoceará, Cubatão e Seropédica, avevano contratti in scadenza alla fine dell’anno.

UN Eneva In precedenza ha anche affermato che nella gara d’appalto cercherà di riappaltare parte dei suoi impianti e che cercherà di rendere fattibili nuovi progetti termoelettrici per il futuro.

La gara rappresenta un’importante opportunità anche per il settore idroelettrico, che in Brasile ha smesso di crescere diversi anni fa a causa della mancanza di fornitura di contratti regolamentati. Tra i produttori che hanno già mostrato interesse ad espandere i propri impianti ci sono Copel, Eletrobras, Engie e Auren.



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Luca

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