Lula firma il decreto che riadegua il salario minimo per il 2025
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha firmato questo lunedì (30) il decreto che definisce il nuovo valore del salario minimo, che sarà di 1.518 R$ nel 2025, secondo il governo federale.
Il nuovo valore entrerà in vigore dal 1° gennaio, incidendo sulle retribuzioni percepite dai lavoratori da febbraio in poi. L’aggiustamento del 7,5% tiene conto dell’inflazione del 2024 e della crescita dell’economia brasiliana, misurata dal prodotto interno lordo (PIL).
Il valore era di 10 R$ inferiore a quanto previsto in precedenza nella regola di apprezzamento reale del salario minimo, creata all’inizio del governo Lula 3, che considerava l’inflazione su 12 mesi misurata dall’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo (INPC) e dall’indice variazione del PIL due anni prima.
Con l’INPC al 4,84% e il PIL nel 2023 al 3,2%, il salario minimo sarebbe di 1.528 R$ nel 2025.
Il pacchetto fiscale del Ministero delle Finanze ha modificato la proposta e limitato i progressi nel quadro fiscale, con una variazione massima del 2,5%.
Il resoconto del relatore del Bilancio al Congresso, il senatore Ângelo Coronel (PSD-BA), è che l’aggiustamento di 10 R$ porterebbe a uno sgravio fiscale di circa 3,5 miliardi di R$ nei conti pubblici l’anno prossimo. La stima è che ogni aumento di R$1 generi almeno R$350 milioni di spese.
Il calcolo dell’economista XP Tiago Sbardelotto mostra che l’economia il prossimo anno sarà di 4,8 miliardi di R$.
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