L’AGU chiede a Dino di rilasciare gli emendamenti bloccati in commissione
La Procura Generale Federale (AGU) ha chiesto questo lunedì (30) al Ministro della Corte Suprema Federale (STF), Flávio Dino, di riconsiderare e rilasciare tutti gli emendamenti della Commissione impegnati entro il 23 dicembre 2024, cioè già riservati nel Bilancio . Il valore totale si aggira intorno ai 7 miliardi di R$: 4,2 miliardi di R$ indicati dalla Camera dei Deputati e 2,7 miliardi di R$ dal Senato.
Se il ministro non sbloccherà tutte le risorse, l’AGU ha chiesto che almeno le modifiche rivolte alla sanità siano autorizzate a rispettare il minimo costituzionale per il settore. “La decisione lascia spazio a più interpretazioni, fatto atto a generare oggettive oscurità in merito alla riserva di esecutività applicabile agli emendamenti della Commissione, soprattutto quelli riguardanti la sanità”, si legge nella petizione.
Il governo difende che siano inclusi i valori esposti dal Congresso nelle lettere dichiarate nulle da Dino. Il 23, il giudice ha sospeso il pagamento degli emendamenti della commissione poiché riteneva che il Congresso non soddisfacesse i criteri di trasparenza.
Domenica (29) ha vietato “definitivamente” l’impegno (riserva di bilancio) di questi trasferimenti da parte dell’Esecutivo, ma ha liberato parte delle risorse tenendo conto delle seguenti regole:
- Fino al 31 dicembre 2024: emendamenti indicati dai vertici, in sostituzione delle commissioni, che sono stati impegnati dall’Esecutivo fino al 23 dicembre, data della decisione iniziale;
- Fino al 10 gennaio 2025: somme già depositate nei Fondi sanitari, anche senza conti specifici;
- Fino al 31 dicembre 2024: emendamenti obbligatori per l’area Sanità, esclusi gli emendamenti in commissione, anche senza disegni di legge specifici.
L’AGU ha sottolineato che la deroga autorizza il pagamento delle modifiche fiscali sanitarie fino al 31 dicembre, escluse le modifiche delle commissioni, ma autorizza anche lo spostamento di tutte le modifiche depositate nei Fondi sanitari fino al 10 gennaio 2025, compresi i trasferimenti delle commissioni.
“Questo è l’aspetto oscuro che merita di essere chiarito, perché esiste un ragionevole dubbio sul messaggio decisionale estraibile da diversi punti della decisione”, ha affermato il governo.
L’AGU ha chiesto la “validità eccezionale degli impegni assunti fino al 23.12.2024 degli emendamenti della Commissione volti alla sanità”, esclusivamente ed entro il limite di bilancio necessario a garantire il minimo costituzionale previsto per l’area.