Tempo di mandarini | Opinione
Se non ci fossero i calendari nessuno compirebbe gli anni. Se non ci fossero gli specchi invecchieresti solo nei volti distrutti degli altri. Il tempo sarebbe una forza invisibile che ti spingerebbe da dietro verso il futuro e al posto degli anni avremmo albe e tramonti. Il mestiere di vivere si svilupperebbe in linea con il ciclo dei frutti stagionali; tempo di mandarini, tempo di ciliegie, tempo di fragole, pesche, uva, mele. La vita consisterebbe nell’attraversare la natura con i suoi fiumi, mari e montagne, con le sue piogge e venti, nevi, tempeste, cieli azzurri, brezze piacevoli, catastrofi, cataclismi e soli radiosi. E alla fine il corpo sarebbe caduto dall’albero come un frutto maturo su un letto di foglie gialle. Essere giovani significa fare domande; Essere vecchi significa credere di avere già tutte le risposte. L’età non conta. Durante questo viaggio, il giovane si chiede perché è vivo, che senso ha alzarsi dal letto ogni mattina, cosa c’è oltre i sogni. Il vecchio sa di cosa si tratta. Fuori dal letto c’è la storia con i trionfi, le sconfitte, gli onori e tutte le umane infamie. Il futuro è tutto ciò che accade mentre lo stavi sognando. Il mondo non è altro che quella palla di sterco che lo scarabeo trascina, guidato dalla Via Lattea. Poiché il tempo è in potere degli orologi e dei calendari, sappiamo che inizierà l’anno 2025. Per un giovane sarà un altro anno; Per un vecchio sarà un anno in meno, ma la vita è come la fisarmonica che sa suonare la stessa bella melodia quando il mantice si espande e quando si contrae. Finché ti sentirai giovane avrai la sensazione che la morte sia qualcosa che capita solo agli altri; D’altra parte, essere vecchi consiste nel credere che solo tu morirai e che da quel momento in poi inizierà una grande festa sul pianeta, per cui dopo una lunga vita si scopre che ti mancherà la vita. meglio così, visto che solo gli sciocchi vanno in paradiso.