Ogni giorno più spettacolare, Salah gioca con il sorriso – 28/12/2024 – Tostão
Il giorno dopo Natale, come di consueto, sono scese in campo tutte le squadre inglesi. Il Manchester City non è riuscito a vincere ancora una volta, pareggiando 1-1 con l’Everton. Nelle ultime 13 partite, il City ne ha vinta solo una. Il Liverpool, capolista con grande vantaggio in campionato, vince ancora, 3-1 in casa del Leicester.
Guardiola si arrenderà, getterà la spugna e si prenderà un anno sabbatico? Oppure sarà lui, ambizioso, attento ai dettagli e responsabile, a fare di tutto per recuperare la squadra?
Intanto per il Liverpool va tutto bene. Salah è ogni giorno più spettacolare. A differenza delle grandi ali mancine che giocano sulla destra e agiscono a lato per ricevere la palla e provare a dribblare il marcatore, Salah, sulla destra, ama ricevere la palla davanti per usare la sua velocità, la sua tecnica, la sua abilità e la sua finitura creativa ed efficiente. L’egiziano Salah gioca sorridente, godendosi la partita. Sorride quando segna un gol e tutto va bene e continua a sorridere quando va male.
Il Liverpool è la squadra che attualmente gioca il miglior calcio del mondo. Poiché è piuttosto compatto, attacca e difende a muro, non ha il classico numero 10, tanto amato in Brasile. I tre di centrocampo segnano, costruiscono e avanzano, come se fossero tre centrocampisti e tre numeri 10. Altre grandi squadre del mondo agiscono in modo simile.
Le squadre brasiliane pensano solo al numero 10, a giocare tra centrocampo e attacco, articolando tutte le giocate offensive. Questa tipologia di giocatori è ancora importante in molte situazioni, ma, progressivamente, le più grandi squadre del calcio mondiale preferiscono i centrocampisti che giocano da un centrocampo all’altro.
È necessario differenziare l’attaccante del passato, punta, capocannoniere, maglia numero 10, che faceva coppia con un altro attaccante e tornava anche lui a ricevere palla e costruire giocate, dall’attuale centrocampista, trequartista, maglia numero 10, che gioca in mezzo al campo e in attacco.
Il Palmeiras, che ha un gran numero 10, Raphael Veiga, ha ingaggiato Maurício, nella stessa posizione, che è costato più di quanto valesse. Ha portato anche Felipe Anderson, altro numero 10, che è stato spostato a sinistra. Il club ne sta provando altri due, Matheus Pereira, del Cruzeiro, e Andreas Pereira, che sta facendo molto bene in Inghilterra ed è stato convocato dalla nazionale brasiliana.
D’altronde la squadra non ha un ottimo centravanti. Paulinho, ottimo giocatore, non è un numero 9, un numero 10 o un’ala. Poiché è veloce, ha molta tecnica ed è un grande rifinitore, è l’ideale per giocare in coppia con un altro attaccante, come è successo all’Atlético-MG insieme a Hulk.
Il San Paolo, che aveva già due grandi trequartisti centrali, Luciano e l’esterno Lucas, che preferisce giocare al centro, ha ingaggiato Oscar. Lui, Hulk, Bernard e Fred sono stati i quattro attaccanti del Brasile nel 7-1. Lo Zubeldía dovrebbe avere quattro attaccanti al San Paolo (Lucas, Oscar, Luciano e Calleri), oltre alla buona ala Ferreirinha. A centrocampo rimarranno solo due giocatori.
Il calcio brasiliano dovrebbe ripensare i suoi concetti e smettere di compartimentalizzare rigidamente le squadre con le maglie numero 5, 8, 10 e 9. Solo chi capisce e si appassiona ai numeri e alle posizioni del passato non riesce a vedere l’ovvio. Il mondo e il calcio sono cambiati.
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