L’Italia afferma di lavorare “instancabilmente” per liberare il giornalista detenuto in Iran
L’Italia ha detto venerdì che sta facendo ogni sforzo per riportare a casa un giornalista imprigionato in Iran per più di una settimana, mentre politici di ogni genere hanno espresso preoccupazione.
Cecilia Sala, 29 anni, che lavora per il quotidiano Il Foglio e la società di podcast Chora Media, è stata arrestata a Teheran il 19 dicembre, ma il suo arresto è stato annunciato solo venerdì scorso. La Farnesina italiana ha dichiarato di essere in contatto con l’Iran per chiarire lo status giuridico di Sala e le condizioni della sua detenzione.
Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità Iraniane, tutto il Governo, in primis il Presidente Giorgia Meloni ed il Ministro Tajani, si è mosso per farla liberare.
Ogni persona che poteva e può essere…— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) 27 dicembre 2024
“L’Italia sta lavorando instancabilmente per liberarla, percorrendo tutte le opzioni”, ha scritto il ministro della Difesa Guido Crosetto – figura chiave del governo Giorgia Meloni – sulla piattaforma social X, definendo l’arresto “inaccettabile”.
Chora Media ha detto che Sala aveva lasciato Roma per l’Iran il 12 dicembre con un visto giornalistico valido, aveva condotto interviste e prodotto tre episodi del suo podcast “Stories”. Sarebbe dovuta rientrare a Roma il 20 dicembre.
Secondo Chora Media, Sala era detenuta in isolamento nel carcere Evin di Teheran e non era stata fornita alcuna ragione per il suo arresto.
Le autorità iraniane inizialmente non hanno confermato l’arresto.
Non è chiaro se ciò possa essere collegato alle tensioni tra Roma e Teheran dopo che l’Iran la settimana scorsa ha convocato un diplomatico italiano di alto rango e l’ambasciatore svizzero, che rappresenta gli interessi degli Stati Uniti nel Paese, per l’arresto di due cittadini iraniani. Uno degli uomini è stato arrestato in Italia su richiesta di Washington.
L’ambasciatore italiano in Iran ha visitato Sala in carcere venerdì scorso e la giornalista è stata anche in contatto telefonico con la sua famiglia, secondo il Ministero degli Esteri italiano.
Fonti italiane a conoscenza della vicenda hanno affermato che Sala è “molto stanco” ma “fisicamente bene”.
Chora ha detto che la notizia dell’arresto di Sala non è stata diffusa immediatamente perché la sua famiglia e le autorità italiane speravano che il silenzio avrebbe aiutato a garantire il suo rapido rilascio.
Elly Schlein, leader del Partito Democratico di centrosinistra, ha chiesto un’azione rapida da parte del governo.
“Chiediamo subito al governo di adottare tutte le iniziative utili per fare chiarezza su questa vicenda, per chiarire le ragioni di questa detenzione e, soprattutto, per riportare Cecilia Sala in Italia il più rapidamente possibile”, ha affermato.