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L’orgoglio del Brasile nel 2024 non riguarda il calcio: Rebeca Andrade – 24/12/2024 – Il mondo è una palla


Arriva la fine dell’anno e con essa arriva il periodo festivo, che comprende le settimane di Natale e Capodanno.

Un periodo in cui le persone colgono l’occasione per ritrovarsi con amici, parenti e vicini di casa, per socializzare, scambiarsi regali – la mia sensazione è che ogni anno il Natale diventi sempre più commerciale – e divertirsi.

Le chiacchiere vanno, le chiacchiere arrivano, negli ambienti composti da uomini di solito viene fuori il tema dello sport. Quasi il 100% delle volte, il calcio predomina nelle accese discussioni, poiché la passione del club emerge con intensità.

Il Botafoguense sembrerà vantarsi ardentemente, e giustamente, visto che Glorioso ha vinto la Libertadores (senza precedenti) e il Campeonato Brasileiro (rompendo un digiuno di 29 anni) nell’arco di nove giorni.

Si parlerà anche della squadra brasiliana, attualmente una squadra brasiliana triste e deludente, che con un calcio scadente è un peccato restare in zona qualificazione al Mondiale 2026, in una qualificazione, quella sudamericana, nella quale sei dei dieci partecipanti ottengono un posto diretto.

Le recensioni riguarderanno sicuramente la vittoria della stella del Real Madrid Vinicius Junior nel premio The Best della FIFA.

L’ex giocatore del Flamengo (e i tifosi del Flamengo si vanteranno che Vini sia stato creato da Gávea) è diventato il primo miglior brasiliano al mondo nel calcio dai tempi di Kaká (e i tifosi del San Paolo ricorderanno che è apparso al Morumbi), nel 2007.

Tutto ciò è molto valido in una concisa retrospettiva dell’anno, intervallata da snack e bevande e tanti sorrisi e abbracci tra conoscenti.

Tuttavia, prima, durante o dopo la cena e l’atteso dessert, chi vede davvero questo sport deve andare oltre il calcio giocato dagli uomini, che continua ad essere il favorito nazionale, e andare ben oltre il calcio stesso.

Nel 2024, le donne nel calcio brasiliano sono quelle che hanno fatto molta strada.

Brabas do Corinthians vinse la Libertadores per la quinta volta e, ai Giochi Olimpici di Parigi, la squadra, con base Corinthian (tra cui l’ex allenatore del club Artur Elias), mise a tacere le critiche per raggiungere la finale contro gli USA e ottenere una vittoria onorevole. medaglia d’argento.

La squadra maschile, con Endrick e compagni, non è riuscita nemmeno a superare la preolimpica…

Tornando a Vini Jr., che deve ancora “la campana” (come disse il compianto Zagallo), merita un elogio non solo per il trofeo assegnato alla massima entità del calcio, assicurato da un massiccio voto di pubblico, ma anche per la persistente lotta contro il razzismo – che è un obiettivo costante in Europa.

Il colore della sua pelle non ha impedito e non impedisce a Vini, 24 anni, di brillare.

È orgogliosamente nero, e nelle chiacchierate di adesso, di fine anno, dovremmo sentirci orgogliosi (ed espandere questo sentimento a chi ci circonda), più che di lui, di un brasiliano nero che ha portato il Brasile a un livello di eccellenza al di fuori del calcio.

Rebecca Andrade. 25 anni. Nato a Guarulhos (Grande SP). Atleta del Flamengo (guarda un’altra occasione di vanto per i rossoneri).

Per chi non se lo ricorda, la ginnasta di 1,55 me 45 kg si è rivelata un gigante e un peso massimo alle Olimpiadi.

Ha superato la fenomenale americana Simone Biles e ha vinto l’oro negli esercizi a terra. Inoltre: ha vinto l’argento nella competizione a tutto tondo e nel volteggio. Di più: ha portato la squadra verso il bronzo. Inoltre: è diventata la più grande atleta olimpica della storia del Paese: due medaglie d’oro, tre d’argento, una di bronzo.

Se Vini Jr. deve ricevere applausi, Rebeca deve essere applaudita incessantemente, fino a farle male alle mani.

Nella lingua portoghese potrebbe anche essere incluso un nuovo verbo, che ho appena invertito: “rebecar”. Come sinonimo di “uccidere”, “brillare”, “fare bene”, “detonare”. Sarebbe un giusto e meritato tributo.

Questa straordinaria bambina, affetta da miopia e astigmatismo, che ha superato tre interventi chirurgici dovuti alla rottura del legamento dello stesso ginocchio, vincitrice questo mese del Premio Brasil Olímpico (del Comitato Olimpico Brasiliano), merita di avere il suo nome esposto e lodato.

Molto più, quest’anno, di qualunque altro personaggio dello sport brasiliano.


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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.