Il Perù dovrà pagare quasi 200 milioni a Enagás per la controversia sul gasdotto SPG | Aziende
Il Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie sugli Investimenti (ICSID), dipendente dalla Banca Mondiale, ha parzialmente dato ragione, venerdì sera, a Enagás, nella disputa che da anni porta avanti con lo Stato peruviano a nome del gasdotto SPG, la cui costruzione è stata cancellato nel 2017. Il gestore del sistema del gas spagnolo riceverà 194 milioni di dollari (186 milioni di euro) dall’erario peruviano. Una cifra, però, molto inferiore ai 505 milioni di dollari richiesti.
“Il lodo (…) condanna il Perù a pagare a Enagás la somma di 176 milioni di dollari, più un interesse annuo dell’1,44% (…), oltre al 75% delle spese procedurali”, si legge nel comunicato inviato da Enagás alla Commissione nazionale del mercato mobiliare (CNMV). L’esito di questa aggiudicazione, parzialmente favorevole alla società spagnola, riduce l’incertezza sul secondo processo aperto in Perù: quello della Transportadora de Gas del Perú (TGP), da cui non riesce a rimpatriare dividendi da anni e dove non ha incagliati circa 400 milioni di euro.
Questa differenza tra l’importo finalmente recuperato e l’importo che aspiravano a raggiungere, però, si rifletterà nel conto economico di Enagás di quest’anno: nella relativa comunicazione inviata alla CNMV, la società stessa riconosce che una perdita contabile dovrà essere applicata di 311 milioni di dollari (298 milioni di euro).
“I consulenti legali della società stanno analizzando nel dettaglio il lodo e (…) si riservano di richiedere una rettifica o un chiarimento sulla quantificazione dell’importo riconosciuto”, precisa nel fatto la società spagnola. “Enagás ha già espresso alle autorità peruviane la sua volontà di raggiungere un accordo amichevole che consenta l’esecuzione di questo lodo in modo tale da soddisfare gli interessi di entrambe le parti”.
Mentre già circolavano voci sulla possibile sentenza – Bloomberg ha pubblicato nel pomeriggio che la decisione dell’ICSID sarebbe arrivata all’inizio del 2025 -, Enagás è riuscito a sfuggire ai diffusi numeri rossi della Borsa spagnola venerdì e ha chiuso la seduta con un rialzo del 1,4%.
La posta in gioco era poco più di 500 milioni di dollari, circa due anni di utile netto di Enagás. Questa cifra corrispondeva sia al recupero dell’investimento finanziario che ai “diritti di credito associati al recupero delle garanzie eseguite a seguito della risoluzione del contratto di concessione in SPG”, secondo l’ultima relazione annuale.
Sebbene il contenzioso tra il gestore del sistema gas spagnolo e il Paese latinoamericano risalga al 2017, quando venne paralizzato il progetto del gasdotto GSP – aggiudicato tre anni prima a un consorzio al quale partecipava la società spagnola –, il contenzioso tra Enagás e il Il contratto statale peruviano per l’SPG è arrivato nelle mani dell’ICSID nell’estate del 2018. La società energetica spagnola ha quindi chiesto un risarcimento al paese sudamericano in base all’accordo. per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti che Madrid e Lima avevano firmato.
L’8 gennaio, tuttavia, Enagás ha informato l’autorità di regolamentazione del mercato azionario in una breve comunicazione che “secondo le istruzioni del tribunale arbitrale”, la preparazione del lodo era “in uno stato avanzato”. Ha anche indicato la “prima metà” dell’anno come la probabile data in cui verrà annunciato. Anche se lontani dalla data stimata quindi, la sentenza definitiva arriverà entro il 2024.
A luglio, con la nuova bocciatura già espletata e con la partita ancora aperta, l’amministratore delegato di Enagás, Arturo Gonzalo, aveva anticipato in un colloquio con gli analisti un risultato favorevole all’aggiudicazione “a breve termine”. Nelle sue ultime proiezioni finanziarie, la società prevedeva di recuperare almeno 236 milioni di euro entro la fine del decennio, lasciando il resto a più tardi.
Anche se marginale, il risultato dell’aggiudicazione ha anche un impatto indiretto sull’erario spagnolo: lo Stato spagnolo possiede una partecipazione del 5% in Enagás.