La TCU vuole migliorare la vigilanza sui titoli e sui fondi pensione
La Corte federale dei conti (TCU) prepara un’istruzione normativa per regolare l’azione della Corte nelle negoziazioni di titoli e nel monitoraggio delle cause dei deficit attuariali nei fondi pensione sponsorizzati da enti federali.
“Le norme proposte mirano, in quest’ottica, ad attuare un controllo selettivo, mediante campionamento, delle operazioni con titoli, al fine di identificare eventuali deviazioni che potrebbero compromettere la gestione dei fondi”, ha spiegato il ministro Benjamin Zymler, relatore dell’Istruzione normativa, in comunicazione fatta agli altri ministri del TCU.
Secondo lui, con queste misure, si prevede che l’ispezione diventerà più sistematica e preventiva, aumentando l’efficienza del controllo esterno e minimizzando il rischio di irregolarità in questo settore, così come i contributi straordinari di risorse da parte degli enti federali che sponsorizzano i fondi pensione. .
La bozza dell’Istruzione Normativa afferma che “le azioni del TCU nei processi che comportano negoziazioni con titoli saranno avviate preferibilmente attraverso azioni di controllo esterno con gli organi di regolamentazione e supervisione del Sistema Finanziario Nazionale e gli enti federali che sponsorizzano gli Enti di Previdenza Complementare Chiusi”.
Ciò non impedisce, sempre secondo il testo, che la Corte possa agire in modo complementare o esclusivo nei confronti di eventuali organi federali o enti tecnicamente coinvolti nei processi in qualità di investitore istituzionale, organo responsabile della supervisione, coordinamento e controllo dello sponsor, nonché i Piani Pensionistici Complementari degli Enti patrocinati dall’Unione, quando le circostanze del caso specifico o l’interesse pubblico lo richiedono.
Le discussioni sulla proposta sono iniziate dopo che la TCU ha giudicato un caso che coinvolgeva i contributi di BNDES Participações, una filiale della Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale.
La sentenza ha dato luogo a una riflessione sul ruolo del TCU nella vigilanza dei casi che coinvolgono il mercato dei capitali, che sono di natura complessa, soprattutto se si tiene conto che esistono già organismi specializzati in questo tipo di vigilanza.
Nel caso del mercato dei capitali, questa è la Securities and Exchange Commission (CVM). Lo ha informato il Consiglio Comunale CNN che “considera positivamente tutte le iniziative del TCU che possono contribuire allo sviluppo sostenibile e sano del mercato dei capitali nell’ambito dell’azione di collaborazione tra le due istituzioni”.
Nel caso dei fondi pensione, la supervisione spetta alla Soprintendenza nazionale per le pensioni complementari (Previc), che non ha voluto commentare la questione.
Le prestazioni del TCU
La riflessione sul tema comporta la definizione del tipo di controllo da esercitare in situazioni di questo tipo: di primo o di secondo ordine.
Si tratta del tipo di approccio che la Corte dei conti dovrà adottare nelle sue attività di vigilanza, in un contesto di ampliamento dei propri poteri attraverso proprie decisioni e regolamenti.
Il controllo di primo ordine corrisponde al controllo diretto esercitato dalla Corte sugli organi ed enti amministrativi, sottoponendoli alla sua giurisdizione.
Il secondo ordine, a sua volta, si riferisce ad un’azione “indiretta”, in cui il TCU vigila sull’operato degli organismi e delle agenzie di regolamentazione, senza necessariamente entrare nel merito delle loro decisioni, agendo in modo complementare.
Durante la creazione del gruppo di lavoro che ha preparato il progetto di istruzione, in aprile, il ministro Bruno Dantas ha ricordato che, nel corso dell’operazione Lava Jato, i pubblici ministeri si sono rivolti alla Corte per verificare se vi fossero irregolarità in alcune tipiche operazioni di mercato.
Una situazione che va oltre la verifica della legalità e della conformità dell’operazione e si addentra negli aspetti relativi ai valori degli interessi aziendali, alle dinamiche e ai rischi inerenti il mercato dei capitali.
“Alcuni sviluppi specifici in questi processi potrebbero aver portato la TCU a valutazioni complesse riguardo al successo o al fallimento commerciale di queste operazioni. Capisco, tuttavia, che le nostre azioni devono svolgersi nella prospettiva del controllo di secondo ordine, incoraggiando, incoraggiando e onorando l’azione dei regolatori di primo ordine del mercato”, disse all’epoca.
Scandali di corruzione
Le casse pensioni sono spesso bersaglio delle indagini della polizia federale. Tra le ragioni che portano a ciò vi sono la mancanza di valutazione del rischio nel processo decisionale; selezione di dirigenti senza i dovuti titoli; fallimenti nella valutazione degli asset; e conflitto di interessi.
Nell’agosto 2015, la Camera dei Deputati ha istituito una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) per indagare su un buco di 46 miliardi di R$ in Petros (Petrobras), Previ (Banco do Brasil), Funcef (Caixa Econômica Federal) e Postalis (Correios).
Allo stesso tempo, la TCU ha effettuato ispezioni per verificare la capacità degli enti di previdenza complementare chiusi, con prevalente sponsorizzazione federale, di prevenire il verificarsi di rischi di frode e corruzione (rischi di integrità) e la suscettibilità di tali enti a rischi di questa natura .
Di conseguenza, è emerso che quasi la metà (45,2%) delle entità analizzate disponeva di programmi di integrità di base o iniziali, ovvero non presentavano documentazione sulla gestione del rischio oppure tale gestione veniva gestita in modo informale.
Inoltre, è stato possibile identificare che più della metà (51%) di questi enti non ha indagato o corretto comportamenti irregolari osservati in passato.
UN CNN Ha provato a contattare le predette casse pensioni, ma, finora, non ha ricevuto alcuna risposta.