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La Camera approva il progetto che aumenta le entrate di 16 miliardi di R$



La Camera dei Deputati ha approvato questo giovedì (19) un disegno di legge che posticipa la scadenza per le banche per iniziare a detrarre i crediti di default dalla base di calcolo dell’imposta sul reddito delle società (IRPJ) e del contributo sociale sull’utile netto (CSLL). La proposta, firmata dal deputato José Guimarães (PT-CE), passa ora all’analisi del Senato.

Il governo stima che il rinvio e la proroga del termine per queste detrazioni eviterà una perdita di entrate di circa 16 miliardi di real nel 2025. Secondo il relatore, il deputato Marcelo Queiroz (PP-RJ), il progetto permette di ammortizzare i crediti d’imposta in termini più lunghi, da 7 a 10 anni, invece dei 3 anni attualmente previsti.

“I nuovi cambiamenti mettono meno pressione sulle posizioni patrimoniali del sistema finanziario, con il potenziale di stimolare la crescita nella fornitura di credito alla società”, ha affermato Queiroz.

L’attuale norma, creata nel 2022 attraverso un provvedimento provvisorio dall’ex ministro Paulo Guedes (Economia), del governo di Jair Bolsonaro (PL), prevedeva che gli istituti finanziari potessero detrarre i crediti in default dalla base di calcolo fiscale basata sull’aprile 2025, diluita tra 36 mesi.

Con la nuova proposta l’inizio della detrazione sarà posticipato a gennaio 2026 e il periodo di diluizione sarà esteso a 84 mesi. Pertanto, gli enti potranno detrarre mensilmente, proporzionalmente, i crediti non pagati nell’arco di sette anni.

Il testo stabilisce inoltre che le perdite derivanti da debiti non pagati o da operazioni che coinvolgono imprese in recupero giudiziale o in fallimento non possono superare l’utile reale dell’anno 2025. Qualora le perdite superino tale limite, l’importo eccedente potrà essere trasferito agli anni successivi ai periodi successivi, rispettando periodi di 84 o 120 mesi, a seconda dell’opzione scelta dall’istituzione.

Il progetto offre inoltre agli istituti finanziari la possibilità di optare, fino al 31 dicembre 2025, per una detrazione ancora più diluita, in 120 mesi, a partire da gennaio 2026 in maniera irrevocabile e irreversibile, secondo il testo.



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Luca

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