L’STM riduce le condanne del personale militare coinvolto nella morte di Evaldo Santos e Luciano Macedo
Con la nuova decisione, la pena del sottotenente Ítalo da Silva Nunes è stata modificata da 31 anni e sei mesi a tre anni, sette mesi e sei giorni, mentre la pena degli altri imputati è stata modificata da 28 a tre anni.
Il Tribunale Militare Superiore (STM) ha preso una decisione controversa riducendo la pena di otto soldati dell’esercito coinvolti nell’omicidio morte del musicista Evaldo Santos e del netturbino Luciano Macedo. Il voto è stato equilibrato, con otto voti favorevoli alla riduzione e sei contrari. Le sentenze, inizialmente dure, sono state modificate, determinando condanne a tre anni per tutti gli imputati. In primo grado, il sottotenente Ítalo da Silva Nunes aveva ricevuto una condanna a 31 anni e sei mesi, mentre gli altri soldati erano stati condannati a 28 anni.
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Con la nuova decisione la pena di Nunes è stata ridotta a tre anni, sette mesi e sei giorni, mentre anche gli altri imputati sono stati ridotti a tre anni. Il relatore del caso, Carlos Augusto Amaral Oliveira, ha giustificato l’assoluzione degli imputati per l’omicidio di Evaldo Santos, affermando che non è stato possibile stabilire se la morte sia avvenuta a seguito dell’azione dei militari o nel mezzo di uno scontro a fuoco con i criminali. Questa incertezza è stata cruciale per la decisione della corte.
Per quanto riguarda il caso di Luciano Macedo, il tribunale ha ritenuto colposo l’omicidio, cioè senza intenzione di uccidere, il che ha contribuito anche alla riduzione della pena. Macedo è stato colpito mentre cercava di aiutare Evaldo e la sua famiglia, che erano in macchina al momento dell’aggressione. Questi eventi hanno avuto luogo nell’aprile 2019, a Rio de Janeiro, e hanno generato grandi ripercussioni nella società, sollevando interrogativi sull’azione delle forze armate in situazioni di conflitto.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira