I titoli asiatici chiudono in ribasso sulla scia delle previsioni della Fed
I mercati azionari asiatici hanno generalmente chiuso in ribasso questo giovedì (19), dopo che la Federal Reserve (Fed) ha segnalato l’intenzione di rallentare il rilassamento monetario dopo aver tagliato i tassi di interesse per la terza volta consecutiva. Gli investitori hanno anche assorbito la decisione della Banca del Giappone (BoJ) di lasciare invariata la politica.
“Il FOMC ha adottato un taglio aggressivo”, riassume BMO Capital Markets, riferendosi all’acronimo di Federal Open Market Committee. La banca centrale americana ha soddisfatto le aspettative riducendo il tasso base di 25 punti base, ma ha spaventato gli investitori prevedendo solo due riduzioni per il 2025.
La decisione ha innescato una diffusa avversione al rischio nei trading desk e ha fatto crollare le azioni a New York questo mercoledì (18), in un movimento che ha avuto eco in tutti i mercati europei.
L’indice Kospi, riferimento a Seul, ha chiuso la seduta in ribasso dell’1,95%, a 2.435,93 punti. A Taiwan Taiex perde l’1,02% a 22.932,25 punti.
A Tokyo, il Nikkei ha perso lo 0,69%, a 38.813,58 punti, dopo che il presidente della BoJ Kazuo Ueda ha rafforzato il suo piano di proseguire il processo di stretta monetaria a un ritmo graduale. Secondo Capital Economics, la BoJ dovrebbe alzare nuovamente i tassi di interesse nella prossima riunione di gennaio.
In Cina, l’indice Shanghai Composite è sceso dello 0,36%, a 3.370,03 punti, mentre l’indice meno completo è aumentato dello 0,36%, a 2.032,85 punti. A Hong Kong l’Hang Seng è sceso dello 0,56%, a 19.752,51 punti.
In Oceania, l’indice S&P/ASX 200 ha registrato una svalutazione dell’1,70%, a 8.168,20 punti.