L’associazione dei giudici critica la lobby per il mantenimento del penduricalhos – 18/12/2024 – Panel
Anampa (Associazione nazionale dei magistrati in pensione della magistratura dell’Unione e degli avvocati in pensione del pubblico ministero dell’Unione) difende il tentativo del governo di limitare gli ingorghi in magistraturain mezzo a gruppi di pressione che cercano di mantenere super salari.
Il tema è affrontato nel testo originale della PEC (proposta di modifica della Costituzione) inviato dal governo il 3 dicembre. Secondo la proposta, dal tetto della remunerazione potranno essere escluse solo le quote di compensazione previste da una legge nazionale complementare applicata a tutti i poteri e agli organi costituzionalmente autonomi.
Le entità che rappresentano i magistrati e le altre persone interessate dal provvedimento hanno esercitato pressioni sul deputato Moses Rodrigues (União-CE), autore dell’emendamento, affinché il cambiamento avvenga tramite legge ordinaria, che richiede un quorum ridotto. Ha obbedito.
La presidente dell’ente, Sonia Roberts, giudice del lavoro in pensione, afferma che l’obiettivo è “moralizzare davvero la questione dei sussidi”.
“Sappiamo che oggi esistono quelli che chiamiamo, tra virgolette, penduricalhos, che sono fondi con carattere remunerativo, ma mascherato da carattere indennitario”, dice.
“E capiamo che questo non fa bene al Paese, non fa bene alla moralità, perché è stato creato attraverso risoluzioni e non attraverso leggi, che sono il modo naturale e legale per creare aggiustamenti di questa natura”.
Menziona specificamente la licenza compensativa, che, secondo l’associazione, prevede un pagamento mensile da R$ 12.000 a R $ 15.000 senza sconti previdenziali e fiscali, in quanto si suppone che si tratti di un risarcimento.
Il ricorso, spiega Anampa, viene versato a ciascun magistrato o procuratore sindacale attivo del Pubblico Ministero dell’Unione, “senza alcun lavoro straordinario che lo giustifichi”.
“Per noi questo non è in nessun caso un importo compensativo. È remunerativo.”
Anche Regina Butrus, vicepresidente dell’associazione e procuratrice regionale del lavoro in pensione, sostiene che il cambiamento avvenga tramite il Congresso e non tramite risoluzioni.
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