La metà dei brasiliani ritiene che Bolsonaro abbia tentato un colpo di stato nel 2022, afferma il sondaggio
Un nuovo sondaggio di Datafolha sul presunto piano di colpo di stato nel 2022 mostra che poco più della metà dei brasiliani ritiene che sia stato tentato dall’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) di rimanere al potere.
I nuovi numeri, diffusi questo mercoledì mattina (18), tuttavia, sono inferiori a quelli rilevati nove mesi fa, nonostante l’avanzamento delle indagini della Polizia federale:
- Tentato colpo di stato: 52%, rispetto al 55% di marzo;
- Non ho provato: 39% in entrambi i calcoli;
- Non lo so: 9%, rispetto al 7%.
Datafolha ha intervistato 2.002 persone tra il 12 e il 13 dicembre in 113 città brasiliane. Il margine di errore è di più o meno 2 punti percentuali.
- La partecipazione è stata: 39%;
- Nessuna partecipazione: 46%;
- Non lo so: 15%.
La nuova tornata dell’indagine Datafolha sottolinea inoltre che la maggior parte degli intervistati ritiene che quell’anno il paese fosse a rischio di un colpo di stato:
- Alto rischio: 43%;
- Rischio medio: 17%;
- Piccolo rischio: 8%;
- Nessun rischio: 25%;
- Non lo so: 7%.
Secondo l’analisi dell’indagine, questa valutazione è maggioritaria in tutte le informazioni fornite dagli intervistati, con punte tra gli elettori più poveri (74%), nordorientali (78%) ed elettori di Lula (89%). D’altro canto, la convinzione che non ci sia stato un tentativo di colpo di stato è maggiore tra gli uomini (30%), le persone più ricche (34%) e gli elettori di Bolsonaro (46%).
Nonostante tutta la copertura mediatica dell’inchiesta, con reazioni da una parte all’altra, il sondaggio ha rivelato che il 37% degli intervistati non era a conoscenza del presunto piano di tentativo di colpo di stato. Il 29% ha dichiarato di essere ben informato, il 27% più o meno e il 6% poco informato.
Questi numeri rivelano un’altra divisione sociale tra i brasiliani, in cui coloro che sono ben informati credono di più (50%) nel coinvolgimento di Bolsonaro nel piano, mentre coloro che non ne sono consapevoli credono nell’innocenza dell’ex presidente (54%).