La Corte Suprema chiede al Congresso di revocare l’immunità di Ábalos dopo aver apprezzato “indizi qualificati” secondo cui ha commesso almeno quattro crimini | Spagna
Il giudice della Corte Suprema Leopoldo Puente, docente del caso aperto per possibili irregolarità nel Ministero dei Trasporti durante il periodo di José Luis Ábalos, ha emesso mercoledì un’ordinanza nella quale accetta di presentare una richiesta al Congresso dei Deputati per sospendere l’immunità dell’ex ministro avendo trovato contro di lui “prove sufficienti” della possibile commissione di almeno quattro reati: integrazione in un’organizzazione criminale, traffico di influenze, corruzione e appropriazione indebita. L’istruttore comprende che “è giunto un momento in cui la prova qualificata” della possibile partecipazione di Ábalos agli eventi rende essenziale avanzare nel percorso procedurale per ottenere l’autorizzazione della Camera prevista dalla Costituzione, che lo farà essere effettuata mediante una dichiarazione motivata inviata al Presidente della Camera Penale della Corte Suprema da indirizzare al Congresso.
Il docente della Corte Suprema non ha aspettato 24 ore da quando si è concluso il giro di dichiarazioni dei tre imputati del caso per chiedere la fine dell’immunità di Ábalos, che mantiene la protezione dei competenti unendosi al Gruppo misto del Congresso dopo essere stato espulso dal Socialista. Nell’ordinanza emessa questo mercoledì, il giudice precisa che le dichiarazioni rese questa settimana dal principale commissario del presunto complotto corruttivo, l’imprenditore Víctor de Aldama, e dall’ex consigliere di Ábalos, Koldo García, nonché la dichiarazione di Ábalos stesso ex ministro giovedì scorso, hanno confermato le indicazioni già rilevate dai dati raccolti nel corso dell’indagine condotta dal giudice del Tribunale nazionale che ha avviato l’inchiesta. “Ci sono elementi sufficienti per ritenere, sempre nei termini indicativi tipici della fase procedurale in cui ci troviamo, che il soggetto autorizzato potrebbe, avvalendosi della sua qualità di Ministro dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana (MITMA), ed in cambio di alcuni benefici economici che ha ottenuto per sé, avendo determinato l’aggiudicazione di numerosi appalti della Pubblica Amministrazione o del settore pubblico istituzionale con imprese private, nel quadro della situazione di emergenza determinata dalla pandemia di Covid-19, in particolare relativo all’acquisizione, con urgenza ed emergenza, di forniture mediche, maschere, tute speciali e laboratori per individuare tracce della malattia”, spiega l’istruttore.
[Noticia de última hora. Habrá ampliación]