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Il Brasile riduce la mortalità per AIDS, ma registra un aumento dei casi di HIV


Il Brasile si è registrato la più bassa mortalità per AIDS degli ultimi 10 annituttavia il numero di persone che risultati positivi all’HIV sono aumentati del 4,5% rispetto al 2022. I dati vanno dal 2023 al giugno 2024 e compaiono in un bollettino epidemiologico su HIV e AIDS pubblicato dal Ministero della Salute.

Nei casi di mortalità per AIDS si è registrato negli ultimi dieci anni un calo del 32,9%. Secondo il rapporto, nel 2013 il dato era di 5,7 morti ogni 100mila abitanti, nel 2023 è salito a 3,9 decessi. In totale, nel 2023, in Brasile sono stati registrati 10.338 decessi dovuti all’AIDS.

Aumenta invece il numero delle persone risultate positive al test HIV. In totale, nel 2023 sono stati registrati 46.495 nuovi casi di HIV. Anche il numero di persone che hanno contratto l’AIDS è aumentato del 2,5% rispetto al 2022, i casi hanno raggiunto i 38mila.

Secondo il bollettino, dall’inizio del 2024 fino a giugno si sono registrati 19.928 nuovi casi di infezione da HIV e 17.889 nuove persone con diagnosi di Aids.

Profilo delle persone

Il bollettino evidenzia anche il profilo delle persone a cui è stato diagnosticato l’HIV l’anno scorso:

  • Il 70,7% sono maschi;
  • Il 63,2% sono neri e marroni;
  • Il 53,6% sono uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.

Il Ministero della Salute ha inoltre evidenziato che la fascia d’età più colpita è quella tra i 20 ei 29 anni, che rappresentano il 35,1% dei casi. All’interno di questa fascia di età, i maschi rappresentano il 41% delle diagnosi.

Casi per regioni

Secondo il bollettino, sul totale dei casi registrati nel 2023, sono stati registrati nelle seguenti regioni:

  • Sud-est: 34,7% – che rappresenta 16.134 casi
  • Nord-est: 26,9% – che rappresenta 12.486 casi
  • Sud: 16,5% – che rappresenta 7.619 casi
  • Nord: 12,8% – che rappresenta 5.952 casi
  • Midwest: 9,3% – che rappresenta 4.304 casi

Aumento dei casi e diminuzione dei decessi

Il Ministero della Salute ha attribuito l’aumento dei casi registrati alla maggiore capacità diagnostica dei servizi sanitari in Brasile. Il ministero ha sottolineato che anche l’ampliamento dell’accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP) ha contribuito all’aumento dei test, poiché gli utenti del programma sono tenuti a sottoporsi a test di rilevamento dell’HIV per aderire al trattamento preventivo.

Uno dei modi per prevenire l’HIV è la profilassi pre-esposizione. Consiste nell’assumere delle pillole prima del rapporto sessuale, che permettono all’organismo di prepararsi ad affrontare un possibile contatto con l’HIV.

Nel 2024, finora, il Brasile ha raggiunto la soglia di 109mila utilizzatori della profilassi pre-esposizione (PrEP). Nel 2022 il numero era di 50,7mila utenti. I tablet sono distribuiti gratuitamente nel Sistema Sanitario Unificato (SUS).

Per Draurio Barreira, direttore del Dipartimento di HIV, AIDS, tubercolosi, epatite virale e infezioni sessualmente trasmissibili, l’aumento della capacità diagnostica è direttamente correlato alle azioni volte ad espandere l’offerta di materiali di prevenzione.

“Per accedere alla PrEP, le persone devono sottoporsi al test. Solo con questa iniziativa abbiamo aumentato esponenzialmente la nostra capacità diagnostica e abbiamo addirittura raggiunto un altro obiettivo: eliminare l’AIDS come problema di salute pubblica entro il 2030”, ha affermato il direttore.



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Luca

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