Cina e Filippine raggiungono un accordo nella disputa sulle coste del Mar Cinese Meridionale
Le dispute sui confini terrestri e marittimi nel Mar Cinese Meridionale stanno causando tensioni tra la Cina e diversi Paesi.
La Cina e le Filippine hanno raggiunto un accordo per porre fine alle dispute su una secca nel Mar Cinese Meridionale che fa parte delle isole Spratly. Secondo l’AP, il governo filippino ha dato l’annuncio domenica.
L’accordo cruciale è stato raggiunto domenica dopo una serie di incontri tra diplomatici filippini e cinesi a Manila e uno scambio di note diplomatiche. L’accordo riguarda la secca, chiamata Ayungin dai filippini e Zhengtai Jiao dai cinesi; in inglese è nota come Second Thomas Shoal. La secca è occupata dalle Filippine, ma è rivendicata anche dalla Cina.
L’accordo è stato confermato all’AP da due funzionari filippini che hanno familiarità con i negoziati e che non hanno voluto essere nominati. Il governo filippino ha poi rilasciato una breve dichiarazione in cui annunciava l’accordo senza fornire dettagli.
“Entrambe le parti continuano a riconoscere la necessità di allentare le tensioni nel Mar Cinese Meridionale e di risolvere le differenze attraverso il dialogo e la consultazione”, ha dichiarato il Dipartimento degli Affari Esteri filippino.
Il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato poco dopo la mezzanotte di aver discusso con i funzionari filippini per risolvere la situazione e di aver raggiunto un accordo preliminare sulle forniture umanitarie. Nessuna delle due parti ha reso noto il testo dell’accordo.
La Cina ha dispute con diversi Paesi sui confini terrestri e marittimi nel Mar Cinese Meridionale. La Guardia Costiera cinese e altre forze stanno usando cannoni ad acqua e pericolose manovre di blocco per impedire che cibo e altri rifornimenti raggiungano l’equipaggio della nave della Marina filippina BRP Sierra Madre, che i militari hanno deliberatamente incagliato sulla secca di Ayungin nel 1997. Questo per stabilire una base militare nell’area e sottolineare le rivendicazioni territoriali delle Filippine sulle isole Spratly.
In precedenza, la Cina ha dichiarato che consentirà il rifornimento dell’equipaggio di una nave militare filippina se Manila accetterà di non riparare l’imbarcazione fatiscente e darà a Pechino il permesso di ispezionare le navi alla ricerca di materiali per ripararla. Le Filippine hanno rifiutato queste condizioni e l’accordo finale non le include, secondo i funzionari filippini.