Il cameriere incriminato per la morte di Liam Payne ammette di aver usato cocaina con il cantante, ma nega di averla venduta
Braian Paiz, dipendente dell’hotel dove alloggiava l’artista, sostiene di non aver fornito i farmaci rinvenuti e di non aver mai accettato alcun compenso offertogli
Braian Paiz, un cameriere di 24 anni, è diventato una figura centrale nelle indagini sulla morte di Liam Payneex membro della band One Direction. Il giovane ha ammesso di aver consumato cocaina e bevande alcoliche in compagnia del cantante, morto lo scorso ottobre dopo essere caduto dal terzo piano dell’hotel Casa Sur, in Argentina. Braian, però, nega qualsiasi coinvolgimento nel traffico di droga, affermando di aver fatto uso di sostanze solo insieme a Liam. Vale la pena ricordare che l’informazione proviene dal portale americano TMZ, che ha intervistato Paiz.
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L’incontro tra Braian e Liam è avvenuto il 14 ottobre, quando il cameriere ha iniziato a frequentare feste e bar insieme all’artista. Durante questo periodo, Braian ha riferito di aver visto della droga nella stanza di Liam, ma ha sottolineato di non aver ricevuto denaro dal cantante in cambio di alcuna sostanza, ad eccezione di un disegno che ha realizzato per lui. La tragica morte di Liam Payne è avvenuta il 16 ottobre quando è caduto dal suo hotel. Testimoni hanno affermato che il cantante era in uno stato di agitazione, apparentemente “convulso” a causa dell’uso di droghe, prima di tentare di fuggire dalla stanza. La caduta ha provocato ferite gravi, tra cui la frattura del cranio, che hanno portato alla morte immediata dell’artista.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Victor Oliveira