Jesús Navas chiude per sempre l’ala destra di Nervión | Calcio | Sport
Emozionati e devoti a una leggenda, i tifosi del Siviglia hanno assistito a un evento storico. Jesús Navas, alla sua 704esima partita con il Siviglia, è sceso in campo per l’ultima volta da calciatore sul campo di Ramón Sánchez Pizjuán. Lo ha fatto all’età di 39 anni da titolare e capitano contro il Celta, chiudendo una carriera impressionante. Il 7 dicembre 2003, contro il Saragozza, Navas giocò la sua prima partita da titolare al Nervión. 21 anni dopo, il campione del mondo con la Spagna ha intrapreso un viaggio verso l’eternità. Domenica prossima, al Santiago Bernabéu, giocherà la sua ultima partita da giocatore. E il 30 dicembre gli sarà reso un omaggio indimenticabile. Sul fregio superiore della facciata esterna del Sánchez Pizjuán, tra Kanouté e Reyes, apparirà permanentemente il volto di Navas.
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Álvaro Fernández, Loic Bade, Gudelj (Marcao, min. 91), Kike Salas, Montiel (Darío Benavides, min. 86), Lucien Agoume, Saúl, Manu Bueno, Jesús Navas (Stanis Idumbo Muzambo, min. 71), K. Iheanacho (Álvaro Pascual, min. 45) e Lukebakio
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Guaita, Carl Starfelt, Marcos Alonso, Javi Rodriguez, Moriba Kourouma, Hugo Alvarez, Fran Beltran (Hugo Sotelo, min. 73), Oscar Mingueza, Pablo Duran, Williot Swedberg e Aspas
Obiettivi 1-0 minuti 64: Manu Bueno.
Arbitro Gesù Gil Manzano
cartellini gialli Lucien Agoume (min. 44), Pablo Durán (min. 48), Montiel (min. 82), Carl Starfelt (min. 89), Marcos Alonso (min. 93) e Álvaro Pascual (min. 95)
Nemmeno le sanzioni contro Juanlu, Isaac e Carmona dopo una denuncia del Betis alla Federazione per un atto antisportivo nel derby hanno pesato su un pomeriggio in cui si è parlato solo di Navas, onorato dal Celta nel precedente. “L’orgoglio del Nervión”, si leggeva su uno striscione imponente al Gol Norte. Lo stesso Jesús ha pianto quando i suoi compagni e quelli del Celta gli hanno fatto un corridoio per posare con tutti i titoli vinti a Siviglia (quattro Coppe UEFA, due Copas del Rey, una Supercoppa Europea e un altro in Spagna). Al 70′ viene sostituito Navas. Baciò l’erba e salutò Nervión per sempre. Ha pianto ancora e non era solo lui. Lo ha fatto tutta la squadra del Siviglia, restando fino alla fine della partita e dopo la vittoria a continuare a tifare per il proprio idolo. È stata una scena impressionante, ripresa dai suoi compagni di squadra davanti all’estasi di un tifoso devoto. La festa è stata delle più belle, indimenticabile, con Navas e tutti i suoi compagni che hanno fatto il giro olimpico del Pizjuán per salutare i loro cari.
García Pimienta, l’allenatore del Siviglia che ha posizionato la sua squadra al di sopra del Betis in attesa di ciò che faranno i biancoverdi nel Villarreal, è stato costretto a inserire sostituti come Montiel, Bueno e Iheanacho nell’undici a causa delle numerose assenze del suo modello. Il Celta parte con una difesa a tre difensori centrali e senza riferimento in attacco. La squadra galiziana ha dominato la partita a piacimento. Ha avuto le migliori occasioni, compreso un tiro contro il palo di Pablo Durán, ma gli è mancata la forza per passare in vantaggio sul tabellone. Il Siviglia ha giocato a ritmi discreti, con troppi giocatori staccati e nessuna notizia di Lukébakio. Ha appena disturbato un tiro di Saúl che Guaita ha preso benissimo.
Il Siviglia è migliorato molto nel secondo tempo. Era più verticale, più diretto. Celta si arricciò. E’ una squadra che gioca bene, ma non ha carattere. La gente del posto ha già avvertito di due azioni di Bueno e Saúl. È stato proprio Bueno, giovane come Navas, a riuscire a segnare con un bel tiro dal limite dell’area. Il resto della partita è stato pazzesco. Al 70esimo minuto il tempo si è fermato. Navas è partito e da bordo campo ha incoraggiato una squadra che ha resistito alla spinta del Celta, incapace di contrastare la festa di Nervión. I galiziani hanno avuto un approccio pericoloso, più per l’accumulo di giocatori davanti che per altro. È mancata la qualità e nemmeno l’Aspas ha avuto la magia di smantellare un Siviglia che con la vittoria ha reso un particolare omaggio a Navas. È stato un pomeriggio storico, splendido, in cui un tifoso ha salutato una leggenda. L’unico giocatore del calcio mondiale ad aver vinto un Mondiale, due Europei e una Nations League con la squadra spagnola.