Il Brasile lavora per liberare il poliziotto argentino arrestato in Venezuela, dice una fonte governativa Milei
Il Brasile starebbe aiutando a mediare il rilascio di un agente della Gendarmeria Nazionale argentina – una delle forze di sicurezza federali del paese – che è imprigionato in Venezuela, secondo una fonte importante del governo di Javier Milei.
Secondo il governo argentino, il caporale Nahuel Agustín Gallo è stato arrestato in modo “arbitrario e ingiustificato” dalle autorità venezuelane domenica scorsa (8), dopo essere entrato nel paese di Nicolás Maduro attraverso la frontiera terrestre con la Colombia.
Lo ha detto una fonte importante del governo Milei CNN che il Brasile aiuta a mediare la liberazione del poliziotto, dato che da agosto l’Itamaraty ha assunto la rappresentanza degli interessi argentini in Venezuela.
UN CNN Ha chiesto al governo venezuelano di commentare il caso dell’ufficiale di polizia e sta aspettando una risposta. Il rapporto ha contattato anche Itamaraty, che non ha ancora commentato.
Lo ha riferito una fonte del Ministero della Sicurezza CNN che l’agente di polizia è stato accusato di spionaggio da parte dei venezuelani. Secondo le autorità argentine, invece, era andato in Venezuela a trovare la fidanzata e il figlio.
“Nonostante il carattere strettamente personale della sua visita, è stato arrestato immediatamente, senza alcuna ragione legittima e in aperta violazione dei suoi diritti fondamentali”, hanno scritto in una dichiarazione congiunta i ministeri della Sicurezza e degli Affari Esteri argentini.
“Il governo della Repubblica Argentina esige categoricamente e immediatamente la liberazione del nostro dipendente. L’Argentina non tollererà atti di questa natura contro i suoi cittadini e deplora questo tipo di pratiche che violano i principi essenziali del rispetto della libertà individuale e della dignità umana”, si legge nella dichiarazione.
Il governo argentino ha inoltre affermato che agirà “con fermezza in tutte le istanze e in tutte le organizzazioni internazionali per esigere l’immediato rilascio del sottufficiale detenuto”.
“Matura, ogni minuto che lo tratterrai sarà un passo in più verso la tua fine”, ha scritto la ministra della Sicurezza argentina, Patricia Bullrich, sul social network X, pubblicando la foto dell’agente e chiedendo l’immediata liberazione del subufficiale.